18/02/2017
Tra i filoni più ricchi dell’edizione 2016 di Urbanpromo c’è stato senza dubbio quello relativo al bando per la riqualificazione delle periferie promosso dal governo. Un’iniziativa lanciata nel giugno scorso da Palazzo Chigi, che ha messo sul piatto inizialmente 500 milioni di euro per il finanziamento di progetti presentati dai Comuni capoluoghi di provincia e dalle Città metropolitane, poi innalzati a oltre due miliardi tenendo conto della grande risposta all’iniziativa.

Alla Triennale di Milano, a novembre 2016, si è quindi arrivati a bando appena chiuso, con l’opportunità di mettere a confronto alcune delle proposte che avevano concorso. L’iniziativa è stata messa in campo con l’appoggio dell’Inu, che aveva fornito supporto tecnico ad alcuni dei Comuni che avevano presentato progetti in risposta al bando. In totale sono state 16 i progetti “sbarcati” a Milano, e tra questi c’era quello della Città metropolitana di Bari, “Periferie aperte”. Di lì a meno di due mesi sarebbe stata pubblicata la graduatoria, e il progetto barese sarebbe risultato primo, ottenendo in prima battuta circa 40 milioni di finanziamento.

Può essere perciò interessante ripercorrere e riepilogare la filosofia di questa proposta, anche per comprendere appieno lo spirito del bando. Si è trattato di un progetto costruito con un notevole gioco di squadra, visto che ha raccolto e messo a sistema interventi in 36 comuni dell’area metropolitana barese, la ex provincia, compreso il capoluogo Bari. Questi gli altri numeri del progetto “Periferie aperte”: 37 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico, riqualificazione di 11 piazze, creazione di 17 parchi urbani polifunzionali,  rafforzamento del greening urbano in 18 Comuni, 11 nuove aree sportive attrezzate, implementazione di nuovi dispositivi di sorveglianza e gestione della sicurezza in 17 Comuni, riqualificazione di 9 vettori di mobilità ciclo pedonale. Il tutto per un totale di 2 milioni di metri quadri di superficie riqualificata e riconvertita.

Il Comune di Bari all’interno del progetto “Periferie aperte” ha presentato l’intervento in due quartieri del settore nord ovest della città, Libertà e San Paolo. Si tratta di aree storicamente bisognose di processi di riqualificazione, poiché lì sono stati concentrati progressivamente, nel corso del tempo, una serie di insediamenti di edilizia residenziale pubblica, lontani dal centro della città, con importanti conseguenze in termini di marginalità. Il progetto specifico del Comune di Bari è presente nella gallery di Urbanpromo assieme a quello in cui è ricompreso, “Periferie aperte”, della Città metropolitana barese, l’unico tra i 120 che concorrevano ad ottenere il punteggio di 95. I progetti che hanno  partecipato al bando periferie sono stati valutati e “pesati” attraverso i criteri della tempestività degli interventi, della capacità di attirare finanziamenti privati, della fattibilità economica e finanziaria, della innovatività e della capacità di innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto urbano.

I primi 24 progetti classificati sono finanziati con i 500 milioni di euro stanziati dalla Legge di Stabilità 2016; gli altri 96, per un fabbisogno di 1,6 miliardi di euro, saranno finanziati con risorse successivamente disponibili.

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