Un futuro affidabile per la città.
Apertura al cambiamento e rischio accettabile nel governo del territorio

a cura di: INU / URBIT / rivista URBANISTICA / Planum

Per la prima volta dopo oltre due secoli l’innovazione tecnologica non sembra più in grado di compensare con l’apertura di nuovi mercati la perdita di posti di lavoro determinata dall’aumento della produttività. In virtù di questo inaridimento degli sbocchi professionali l’opinione pubblica scorge nella globalizzazione e nei flussi demografici originati dalle aree più povere e conflittuali del pianeta le cause fondamentali di un’inquietudine crescente, che si somma alla scoperta della fragilità di un ecosistema sempre più minacciato dalle calamità naturali e dagli effetti traumatici di un climate change che sta accelerando il suo passo.

Si deve a questi sconvolgimenti se il futuro non è più percepito come una sorgente inesauribile di aspettative promettenti e di opportunità, ma sembra incoraggiare al contrario l’espressione di forme di rassegnazione e di immobilismo che certamente non favoriscono lo sviluppo della progettualità.

Il governo del territorio, alla pari e forse più delle altre politiche pubbliche, soffre di questa eclissi del futuro e ha bisogno di ricostruire pazientemente una tensione verso il cambiamento che al tempo stesso metta al sicuro le strutture territoriali e i sistemi insediativi dai rischi direttamente collegati con l’incapacità, comunque inevitabile, di prevedere gli effetti di decisioni assunte in condizioni di incertezza.

Tenendo conto delle caratteristiche inedite e allarmanti di questo scenario è opportuno mobilitare le competenze e i saperi disponibili per elaborare un punto di vista originale e integrato sul tipo di società che è possibile costruire intorno a una economia a bassa intensità di lavoro, e sui mutamenti che questo nuovo paradigma è destinato a introdurre al fine di ricondurre entro gli strumenti della gestione urbana tanto le istanze del cambiamento, quanto le esigenze di tutela dai rischi ambientali.

Riproponendo la formula sperimentata con successo in occasione della precedente edizione di Urbanpromo, il programma del Convegno prevede la presentazione di relazioni a invito e l’illustrazione di alcuni contributi di studiosi e giovani ricercatori selezionati dal comitato scientifico tra le risposte pervenute ad una Call for papers pubblicata nel mese di aprile. I risultati di questa giornata di lavoro confluiranno nella pubblicazione di un volume monografico edito da Planum (in collaborazione con Inu e Urbit) e in una “special issue” della rivista Urbanistica.

 

PROGRAMMA

Presenta:
Stefano Stanghellini, Università Iuav di Venezia

Relazione introduttiva:
Michele Talia, Università di Camerino

 

Prima Sessione – Interventi programmati

“Segnali di futuro e trattamento dell’incertezza nelle recenti esperienze di pianificazione strategica”
Valeria Fedeli
, Politecnico di Milano

“Modelli di resilienza per i processi di rigenerazione urbana”
Francesco Musco
, Università Iuav di Venezia

 

Seconda Sessione – La fine delle certezze e i nuovi compiti della pianificazione

Presenta:
Angela Barbanente, Politecnico di Bari

Illustrazione dei contributi selezionati:

“La dimensione internazionale dei processi di rigenerazione urbana”
Leonardo Garsia

“Re-interpretare l’analisi del rischio”
Adriana Galderisi, Università della Campania

“Lo studio del metabolismo urbano e i nuovi approcci alla pianificazione strategica”
Maurizio Pioletti, Università Iuav di Venezia

“Lo spazio della innovazione sociale nei nuovi modelli di rigenerazione urbana”
Martina Massari, Università di Bologna

“Raccontare il futuro. L’uso dei concepts spaziali e delle metafore nella rappresentazione delle visions strategiche”
Raffaella Fucile
, Luca Di Figlia, Carlo Pisano, Fabio Lucchesi, Valeria Lingua, Giuseppe De Luca, Università di Firenze

 

Ne discutono:
Andrea Arcidiacono, Politecnico di Milano
Carolina Giaimo, Politecnico di Torino

 


Comitato Scientifico: Michele Talia (presidente), Angela Barbanente, Carlo Alberto Barbieri, Giuseppe De Luca, Patrizia Gabellini, Carlo Gasparrini, Paolo La Greca, Roberto Mascarucci, Francesco Domenico Moccia, Federico Oliva, Pierluigi Properzi, Francesco Rossi, Stefano Stanghellini, Silvia Viviani.

Coordinamento Tecnico Scientifico: Carolina Giaimo, Rosalba D’Onofrio, Giulia Fini, Laura Pogliani, Marichela Sepe.