A cura di:
Stefano Pareglio, Università Cattolica del Sacro Cuore
stefano.pareglio@unicatt.it
Michele Talia, Università degli Studi di Camerino
michele.talia@unicam.it

 

A differenza di quanto è avvenuto nei settori della trasformazione urbana che sono stati investiti più direttamente dalla crisi dell’ultimo decennio, i processi di rigenerazione e la riconversione delle destinazioni d’uso immobiliari hanno continuato anche in questi anni ad alimentare il dinamismo delle principali agglomerazioni, facendo sì che la città riuscisse a conservare il suo ruolo tradizionale di incubatore delle innovazioni sociali ed economiche.
Non potendo far leva, come in passato, sul ruolo espansivo esercitato dalle attività direzionali dall’impresa manifatturiera, la rivitalizzazione dei territori della recessione e del declino passa oggi sempre più spesso per la valorizzazione del ruolo esercitato dagli spazi di uso pubblico e dai beni comuni, che si affida sovente ad un ripensamento delle modalità e dei tempi della conversione nell’uso dei suoli urbani.
Oltre a far leva sul superamento della contrapposizione tra beni privati e beni pubblici, questo nuovo paradigma si affida alla disciplina degli usi temporanei, che si sta dimostrando particolarmente efficace in vista della riattivazione del patrimonio esistente non utilizzato.
Seguendo le indicazioni offerte da alcune iniziative sperimentali e dai primi provvedimenti normativi (vedi in particolare la L.r. n. 24/2017 dell’Emilia Romagna, “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”), si cerca in particolare di favorire il riuso, eventualmente a termine, di immobili inutilizzati o sottoutilizzati, concorrendo in questo modo all’appianamento di situazioni congiunturali particolarmente difficili con politiche integrate di investimento sociale, economico e culturale.
Il diffondersi di questi nuovi orientamenti ben oltre i ristretti confini disegnati dalle applicazioni pionieristiche effettuate finora presuppone evidentemente la risoluzione di alcune questioni di fondo, che attengono al “trattamento” dei conflitti tra la natura patrimoniale e la regolamentazione dell’accesso ai beni comuni urbani. Ma implica soprattutto il rinnovamento di una cultura di governo delle trasformazioni urbane che continua tuttora a privilegiare l’imposizione di destinazioni d’uso permanenti e un congelamento degli equilibri di mercato, anche quando il ricorso ad una strumentazione meno rigida, e la disponibilità a “saggiare” la fungibilità di spazi non più o non ancora utilizzati ad ospitare nuove funzioni, potrebbe servire da catalizzatore di nuove politiche di riuso e di sviluppo.
Nel quadro di questa articolata riflessione l’incontro proposto da INU – Urbit all’interno di Urbanpromo Green che si svolgerà il 20-21 settembre 2018 a Palazzo Badoer a Venezia punta ad offrire un ampio confronto tra elaborazioni teoriche, esperienze in atto e best practices in grado di confrontare le differenze di approccio e di passare in rassegna politiche, scelte progettuali e modelli gestionali.

 

PROGRAMMA

Introducono e coordinano:
Stefano Pareglio, Università Cattolica di Milano
Stefano Stanghellini, URBIT, Università Iuav di Venezia
Michele Talia, Università di Camerino, URBIT

Contributi di inquadramento:
“Innovazioni dal basso e riattivazione di beni immobili pubblici
Claudio Calvaresi, Senior Consultant di Avanzi – Sostenibilità per azioni

“Riuso temporaneo: successi, conflitti e nuove sfide per la rigenerazione urbana e territoriale
Isabella Inti
, Fondatrice e Presidente di Temporiuso.net

“Le innovazioni normative”
Giuseppe Piperata
, Professore di diritto amministrativo, Università Iuav di Venezia

Esperienze:
“L’esperienza di Labsus in Italia. Alcuni casi significativi”
Ianira Vassallo, Membro di Labsus e Ricercatrice presso il DIST del Politecnico di Torino

“Interventi di riuso temporaneo per la rigenerazione del quartiere di Santa Croce a Reggio Emilia”
Alex Pratissoli, Assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio, Comune di Reggio Emilia
Elisa Iori, Dirigente Servizio Rigenerazione e qualità urbana, Comune di Reggio Emilia

“L’esperienza Workout Pasubio Temporary di Parma”
Alessandro Tassi Carboni, Presidente del Consiglio comunale di Parma, già Presidente della Associazione Workout Pasubio
Gabriella Incerti, Associazione Workout Pasubio
Elisa Gatti, Ricercatrice

“Valorizzazione immobiliare e rigenerazione urbana: il singolare caso della caserma Guido Reni a Roma”
Alessandra Balduzzi, CDPi

“Riappropriazione di spazi pubblici a Napoli”
Alessandra Basile
,  Associazione Archintorno

 “Il Farm Cultural Park di Favara”
Florinda Saieva, Avvocato, ideatrice di FCF

“La vicenda dell’Isola di Poveglia”
Maria Rosa Vittadini, Associazione Poveglia per tutti

Dibattito

Considerazioni conclusive dei curatori

 

*Invitato, in attesa di conferma

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