Il progetto di rigenerazione urbana del centro urbano di Calenzano si inserisce nella proposta denominata “Nuove Ca.Se.” che la Regione Toscana, quale soggetto aggregatore di strategie di intervento coordinate con i Comuni di Calenzano e di Sesto Fiorentino, ha presentato sul bando PINQUA a marzo 2021 e che è risultata ammissibile al finanziamento nazionale.
La riqualificazione prende spunto dall’obiettivo di definire una nuova centralità urbana, come luogo in cui realizzare l’integrazione tra funzioni abitative, sociali, culturali, economiche, attraverso una nuova qualità architettonica a partire dall’edilizia pubblica. Tali azioni rigenerative sono facilmente attuabili proprio per la presenza, all’interno dell’area di progetto, di realtà ormai strutturate, seppur isolate, come la Nuova Biblioteca “Civica”, il plesso universitario “Design Campus” (DIDA, Dipartimento di Architettura di Firenze – Università degli studi di Firenze) la nuova chiesa Maria SS. Madre di Dio, il Parco delle Carpognane. Un sistema già virtuoso a livello culturale e sociale, che deve trovare la possibilità di dialogare ambientalmente in un sistema più ampio di relazioni fisiche e di qualità, all’interno del quale inserire anche le nuove funzioni come la Casa dello Studente e la nuova Piazza Mercatale, come una rinnovata “Agorà” cittadina.
I volumi attuali a destinazione residenziale ERP, posti tra via del Pino e via Pertini, risultano oggi non più adeguati, ambientalmente e architettonicamente in contrasto con la cogente riqualificazione generale dell’intera area. In particolar modo perchè tali volumi, ormai a forte degrado architettonico e funzionale, occupano uno spazio centrale all’interno del Comparto “Nuovo Centro Urbano”, normato dalla specifica Scheda Norma del POC (Piano Operativo Comunale), giunto alla sua fase di approvazione; la loro sostituzione è l’evento di pianificazione che rende possibile far partire una rigenerazione dell’area che non si limiti ai singoli aspetti funzionali e di sola qualità architettonica, ma che permetta di connettere maggiormente questa realtà territoriale, divenuta nel tempo urbanisticamente strategica, con il restante territorio comunale e, in una visione più ampia, extracomunale. Un sistema di riqualificazione, quindi, che si sviluppi non solo alla scala architettonica dei singoli edifici, ma che contempli interventi più ampi nella costruzione di una rete ambientale e funzionale più efficiente, ma soprattutto maggiormente aggregativa a livello culturale e sociale.
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