Condividere gli spazi, includere le differenze: questo nome evidenzia il messaggio e le finalità che questa nuova struttura inaugurata a maggio 2022 nel quartiere Arpini a Orbassano vuole offrire: fornire una risposta al disagio abitativo del territorio e sviluppare un nuovo servizio residenziale specificatamente dedicato all’integrazione di persone affette da grave disabilità motoria, in collaborazione con il “Gruppo di Aiuto e Sostegno del Disagio Abitativo delle Persone con gravi disabilità”.

Il progetto immaginato da Cooperativa Giuseppe Di Vittorio, FASP e Fondazione Compagnia di San Paolo, InvestiRE SGR  (primario operatore italiano nella gestione di fondi di investimento immobiliari tra cui il FASP, connotato da una forte specializzazione in progetti di social housing), Città di Orbassano e CDP Investimenti SGR (del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) è stato pensato per rendere coerenti tre obiettivi: progettare spazi condivisi, realizzare gli stessi favorendo l’inclusione di soggetti con esigenze particolari e creare un equilibrio economico per rendere possibile l’applicazione di canoni sociali.

Il progetto, promosso dal “Fondo Abitare Sostenibile Piemonte (FASP)”, partecipato da Cassa Depositi e Prestiti (attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare – FIA) e dalle maggiori Fondazioni di origine bancaria piemontesi, è dedicato allo sviluppo di iniziative di social housing sul territorio piemontese.

La Cooperativa Giuseppe Di Vittorio è il soggetto che ha realizzato il progetto – in condivisione con le istituzioni, i finanziatori e il FASP – e che gestisce una struttura che si sviluppa su una superficie di circa 6.700 mq articolati in 69 appartamenti con diverse tipologie (bilocali, trilocali, quadrilocali e attici) di cui 7 appartamenti sono dedicati alle persone con problemi di disabilità motoria, in particolare con lesioni midollari e patologie neurovegetative.

Si affronta, con questo progetto, una nuova dimensione: quella dell’inclusione grazie alla possibilità di vivere la condizione della disabilità in un complesso residenziale senza ostacoli e separazioni, con altre famiglie normodotate. Questa dimensione è possibile grazie alle caratteristiche con cui sono stati pensati e realizzati gli appartamenti, gli spazi comuni, le parti esterne di accesso verso le unità abitative, così come l’organizzazione delle attività di carattere sociale che si svolgeranno in appositi spazi del complesso presidiati dalle associazioni specializzate del terzo settore. Tutto è stato progettato con particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità al fine di permetterne la fruibilità e quindi una maggiore integrazione con la vita della comunità.

Le attività e le lavorazioni specificatamente pensate ai fini della realizzazione della componente dedicata alle persone disabili sono state sostenute dalla Compagnia con un contributo aggiuntivo di € 350.000, oltre ai fondi investiti nel FASP, in ragione del suo impegno nella promozione della vita indipendente delle persone con disabilità e di percorsi di sviluppo delle autonomie, con l’obiettivo di creare al contempo una comunità che non solo condivide gli spazi ma una nuova modalità di “abitare insieme”.

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