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Gianni Biagi, Stefano Stanghellini, INU-URBIT


Il diritto alla casa per le famiglie meno abbienti non viene attualmente garantito a causa della inadeguata dimensione del patrimonio residenziale pubblico, della sua età e dello stato manutentivo, delle sue condizioni gestionali. Questo generale giudizio negativo si diversifica nelle regioni e nelle città d’Italia. Le diversità economiche e sociali dei contesti urbani si mischiano con quelle istituzionali e gestionali, con le caratteristiche fisiche del patrimonio ed anche con le differenti normative regionali. La confusa situazione, frutto del prolungato disinteresse dello Stato, pare richiedere in via preliminare la creazione di un comune quadro di riferimento normativo, a partire dalla univoca definizione delle molteplici forme in cui è venuta articolandosi quelle che, fino ai primi anni ’90, erano l’edilizia pubblica e quella convenzionata e agevolata. I principali obiettivi di un auspicabile intervento dello Stato possono essere così riassunti: la conservazione, con interventi di riqualificazione, del patrimonio residenziale pubblico esistente; l’incremento del numero di alloggi pubblici in occasione delle operazioni di rigenerazione urbana riferite ai patrimoni immobiliari del settore pubblico; l’ampliamento dell’offerta abitativa a canoni calmierati che il settore privato sociale ed il settore privato possono mettere in campo; l’integrazione delle politiche abitative con le politiche sociali. Di rilievo nazionale è anche la formazione di ulteriori competenze professionali nella gestione immobiliare degli alloggi sociali.
In alcuni contesti le Regioni, i Comuni, il Terzo Settore riescono ad attuare sperimentazioni in controtendenza rispetto alla progressiva erosione del patrimonio residenziale pubblico ed alla concezione settoriale della sua gestione che meritano di essere conosciute quali buone pratiche (es. servizi integrativi di comunità in Toscana, Patto per la Casa in Emilia-Romagna, collaborazione tra settore pubblico e privato sociale in Lombardia, ecc.). Si ritiene che gli interventi statali occasionali (es. PINQuA, 110/100 per gli ex Iacp) diano apporti marginali alla problematica, e che sia essenziale un nuovo Piano nazionale di lungo periodo per le politiche abitative. Ciò nondimeno il PNRR ed in particolare il Fondo complementare (Sicuro, Verde e Sociale) hanno dato luogo ad iniziative di particolare rilievo nelle regioni.


PROGRAMMA

14:00 – 14:30 iscrizioni

14:30 – 16:15

Prima sessione:
L’istanza di un Piano nazionale per la casa

Introduce e coordina:
Stefano Stanghellini, Presidente Onorario INU

“Linee e primi contenuti del Piano nazionale per la casa”
Barbara Acreman, Direttore Direzione Politiche Abitative, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Intervengono:
Stefano Aguzzi, Assessore all’Edilizia residenziale pubblica, Regione Marche
Bruno Discepolo, Assessore all’Urbanistica, Regione Campania
Giordana Ferri, Direttore Esecutivo di Fondazione Housing Sociale
Paolo Franco, Assessore alla Casa e Social Housing, Regione Lombardia
Enrico Melasecche Germini, Assessore alle Politiche della Casa, Regione Umbria
Serena Spinelli, Assessore alle Politiche sociali e all’Edilizia residenziale pubblica, Regione Toscana

16:45 – 18:30

Seconda sessione:
Iniziative sperimentali intraprese dalle Regioni

“Il patto per la casa e le Agenzie per la casa”
Marcello Capucci, Dirigente Area Territorio, Regione Emilia-Romagna

“Il progetto REHOUSE: sfida alla progettazione integrata e innovativa per il social housing”
Monica Misceo, ENEA
Vincenzo De Devitiis, ARCA Capitanata
Maritè Cuonzo, Sezione Politiche Abitative, Regione Puglia

“Iniziative sperimentali in Liguria”
Silvia Risso, Dirigente Settore programmi Urbani Complessi ed Edilizia, Regione Liguria 

“Il PINQuA Gratosoglio a Milano”
Immacolata Vanacore, Regione Lombardia
Giuseppe Barletta, Regione Lombardia

“PNRR Fondo complementare. Programma ‘Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica’. SVS 5 L’intervento di via Campomicciolo a Terni”
Enrico Melasecche Germini, Assessore alle Politiche della Casa, Regione Umbria

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