Franco Marini, Carmen Giannino, Simone Ombuen, INU, Aldo Ianniello, Regione Toscana
La “dimensione territoriale della politica di coesione”, già introdotta nel ciclo 2014-20, è rafforzata nel nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2021-27 tanto che un articolo del Regolamento generale dal significativo titolo “Sviluppo territoriale integrato” recita che “lo Stato membro sostiene lo sviluppo territoriale integrato mediante strategie di sviluppo territoriale e locale.”
Per rafforzare l’approccio integrato allo sviluppo territoriale nello stesso Regolamento generale si asserisce che “gli investimenti sotto forma di strumenti territoriali, quali gli investimenti territoriali integrati (ITI), lo sviluppo locale di tipo partecipativo (“CCLD”) o altri strumenti territoriali nel contesto dell’obiettivo strategico – un’Europa più vicina ai cittadini – a sostegno di iniziative elaborate dallo stato membro per investimenti programmati per il FESR, dovrebbero basarsi sulle strategie di sviluppo territoriale e locale”. E si aggiunge “ai fini degli ITI e degli strumenti territoriali elaborati dagli stati membri, dovrebbero essere stabilite prescrizioni minime sul contenuto delle strategie territoriali”.
Sul contenuto delle strategie territoriali si è soffermata l’attenzione dell’INU, che nell’ambito del Partenariato economico e sociale per la programmazione 2021-2027 (il Partenariato Economico e Sociale è finalizzato a promuovere la partecipazione delle rappresentanze delle forze economiche e sociali nella definizione delle Politiche di Coesione), ha sostenuto la necessità di un più stretto rapporto tra programmazione economica e pianificazione territoriale, cercando anche di sollevare alcuni quesiti cruciali non solo per la disciplina urbanistica, ma per lo stesso buon esito della futura programmazione.
Dal confronto sono emerse alcune questioni, su cui è interessante sondare le esperienze in corso nelle città italiane impegnate alla definizione delle loro Strategie territoriali. Quale può essere l’apporto degli urbanisti nella loro definizione? Come urbanisti e economisti possono interagire nella definizione delle strategie e dei relativi documenti di accompagnamento, siano essi di livello regionale o comunale?
Con l’avvio dei Programmi Operativi Regionali FESR e FSE da un lato e delle nuove Agende Urbane con cui si dovranno misurare le amministrazione di città grandi e medie dall’altro, il convegno intende analizzare come alcune amministrazioni stanno interpretando il tema della programmazione delle risorse comunitarie 2021-27 in relazione ad una visione dei propri territori, in cui i temi della lotta ai cambiamenti climatici, dello sviluppo sostenibile, della mobilità, della rigenerazione urbana, della agenda digitale e del sostegno alle fasce deboli della popolazione, che compongono il quadro dei finanziamenti comunitari previsti ivi inclusi quelli del PNRR, trovino la coerenza e l’integrazione auspicata dai regolamenti comunitari.
PROGRAMMA
14:00 – 14:30 iscrizioni
14:30
Apertura lavori
Carmen Giannino, Direttivo Nazionale INU
14:45 – 15:00
Relazione introduttiva
Franco Marini, INU – Community “Risorse comunitarie per i progetti”
15:00 – 17:30
Casi di studio
“Il Documento Strategico Territoriale per l’utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria 21-27”
Margherita Scoccia, Assessore all’Urbanistica, Comune di Perugia
Carlo Gasparrini, Consulente
“Politica di coesione 2021-27. La programmazione territoriale integrata della regione Emilia Romagna per le aree urbane e le aree montane e interne”
Silvia Martini, E.Q. Valutazione Politiche Pubbliche Coordinazione Fondi Europei, Regione Emilia-Romagna
“La dimensione territoriale nella programmazione 21-27 della regione Toscana”
Marco Carletti, Dirigente del Settore Sistema informativo e pianificazione del territorio, Regione Toscana
“Strategie territoriali per Roma Capitale: Ostia e Technopole”
Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica, Roma Capitale
Enrica De Paulis, Dirigente responsabile, Roma Capitale
“La sperimentazione dei Programmi metropolitani di rigenerazione finanziati attraverso il Fondo perequativo metropolitano”
Alessandro Delpiano, Direttore Pianificazione, Città Metropolitana di Bologna
Maria Grazia Ricci, Dirigente, Città Metropolitana di Bologna
17:30 – 18:15
Tavola rotonda
Modera
Simone Ombuen, INU, Università Roma Tre
Partecipano
Federico Lasco, Economista, Dirigente pubblico
Alessandro Leon, CLES, Economista esperto in programmazione comunitaria
Francesco Monaco, Capo dipartimento Supporto ai Comuni e Studi politiche europee, IFEL Fondazione ANCI
18:15
Conclusioni
Michele Talia, Presidente INU
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