Francesco Musco e Linda Zardo, Università Iuav di Venezia


La crescente domanda di energia e materie prime, i cambiamenti climatici e lo stato degli ecosistemi rendono la transizione ecologica una questione strategica di indiscussa rilevanza e urgenza. La complessità del processo è altrettanto evidente. Diversi attori, diverse scale, diversi contesti si trovano alle prese con il bisogno di sviluppare infrastrutture, economie locali, accesso ai servizi, proteggere il capitale naturale, aumentare la resilienza a shock e stress all’interno di un nuovo paradigma dai bordi ancora non definiti.

Da un lato, la mitigazione e la necessità di ridurre le emissioni chiedono di pensare a nuovi modi di produrre e distribuire l’energia, di costruire città, comunità e edifici in un’ottica di passività e circolarità. Il tutto tramite un approccio sostenibile. Dall’altro lato, l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici chiede maggior uso di energia (per la climatizzazione durante ondate di calore estivo, per le idrovore in caso di sempre più frequenti esondazioni, …) con impatti sulle infrastrutture dell’energia stesse, sull’economia, sulla salute delle persone e sul paesaggio. L’approccio proposto dalle Nature-Based Solutions, che propone di progettare con la natura e non contro, è sdoganato in termini teorici, ma non ancora integrato nella pratica. Come cambieranno i territori che abitiamo in risposta o in conseguenza a queste forze? C’è un solo modo o esistono alternative possibili tra cui scegliere? Abbiamo modo di immaginare gli effetti nello spazio fisico delle policy e delle priorità stabilite? E il risultato ci piacerà?

La pianificazione, oltre a porsi queste domande, ha gli strumenti per valutare scelte alternative sulla base di un set di criteri, proiettare scenari paralleli per supportare e guidare il decision- making, mappare i rischi, identificare i gruppi vulnerabili e redigere misure e policy mirate, considerare possibili conflitti legati al cambio dell’uso del suolo.

La sessione si concentra su questi temi, domande e strumenti che ruotano attorno ai territori in trasformazione, mettendo
al centro comuni, province, agenzie o fondazioni che hanno già mosso un piede nella transizione ecologica. Le sessioni proposte mettono in luce, tramite lavori di ricerca, progetti e buone pratiche, come la pianificazione e i suoi strumenti possano aiutarci a considerare l’energia, gli ecosistemi e i cambiamenti climatici nella complicata equazione che determina i luoghi in cui viviamo.


PROGRAMMA

Saluti di benvenuto e apertura della sessione
Linda Zardo, Università Iuav di Venezia

“Comunità energetiche e non solo: proposte circolari e decentrate per lo sviluppo delle aree interne”
Matteo Basso, Università Iuav di Venezia
Micol Roversi Monaco, Università Iuav di Venezia
Giulia Lucertini, Università Iuav di Venezia

“Resilienza urbana messa in campo: riqualificazione della Zona Industriale Nord di Padova (area ZIP) per l’adattamento”
Giovanni Vicentini, Comune di Padova
Vittore Negretto, Università Iuav di Venezia
Vittoria Ridolfi, Università Iuav di Venezia

“Verso il piano territoriale d’area vasta (PTAV): il caso di Rimini”
Roberta Laghi, Provincia di Rimini
Filippo Magni, Università Iuav di Venezia

“I territori di Strategia Clima: esperienze dalla Fondazione Cariplo”
Federico Beffa, Fondazione Cariplo
Elena Jachia, Fondazione Cariplo

“Transizione ecologica: il piano di Verona”
Tommaso Ferrari, Comune di Verona
Denis Maragno, Università Iuav di Venezia

Wrap up
Francesco Musco, Università IUAV di Venezia

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