23/06/2016
All’ultima edizione di Urbanpromo uno spazio rilevante è stato dato alla presentazione, in un convegno apposito, dei progetti di rigenerazione degli ex opifici. Stabilimenti e complessi in passato sedi di attività industriali, spesso nel cuore delle città, che conoscono una nuova vita all’insegna dell’uso innovativo. Tra questi c’era, ed è sintetizzato nella gallery di www.urbanpromo.it, il progetto dell’Opificio Golinelli.
Dire Opificio Golinelli significare dire Fondazione Golinelli. Essa opera a Bologna e rappresenta oggi l’unico esempio italiano di fondazione filantropica privata totalmente operativa, ispirata al modello di quelle americane. Si occupa di educazione, formazione e cultura. Particolare attenzione la Fondazione la rivolge ai giovani per, si legge nella presentazione, fornire loro “indirizzi e strumenti che consentano loro di crescere responsabilmente, civilmente e socialmente, favorendo il sorgere di comportamenti etici, per una società coesa e democraticamente vissuta. Giovani in grado di svilupparsi adeguatamente, in modo innovativo e competitivo in un mondo sempre più globalizzato”.
Tutte le principali attività della Fondazione hanno sede nell’Opificio Golinelli, la cittadella per la conoscenza e la cultura, inaugurato a Bologna il 3 ottobre dello scorso anno. E’ stato creato grazie a un intervento di riqualificazione che ha richiesto 12 milioni di euro, in adiacenza all’area industriale di circa 3 ettari compresa tra via Emilia Ponente, Prati di Caprara e via Paolo Nanni Costa, occupata fino al 2008 dalla Società Fonderie Sabiem e ora dismessa.
La cittadella per la conoscenza e la cultura misura circa novemila metri quadri. Lo spazio è costituito da padiglioni e strutture indipendenti collegati da un sistema di passeggiate, giardini e piazze che ricalcano la configurazione dello spazio pubblico cittadino. Il progetto architettonico è a cura di diverserighestudio. Un progetto che ha ottenuto il riconoscimento, nel 2015, del Premio Urbanistica – dedicato alla storica rivista dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – proprio nell’ambito di Urbanpromo. Si è partiti con il target di 150mila visitatori all’anno, a giugno si è arrivati a sfiorare quota 100mila, di cui 20mila studenti e seimila insegnanti.
L’attività della Fondazione, e quindi dell’Opificio, si suddivide in sei aree progettuali: “Scuola delle idee”, stabilmente dedicata alla diffusione della cultura scientifica e artistica, alla conoscenza e alla creatività, con una particolare attenzione rivolta a bambini e ragazzi dai 2 ai 13 anni; “Scienze in pratica” per formare docenti e studenti nelle scienze sperimentali; “Giardino delle imprese” dedicata a valorizzare le capacità imprenditoriali dei giovani; “Scienza in Piazza” con il format dello science centre; “Educare e educare” per sperimentare e insegnare un nuovo modo di fare didattica; “Arte scienza e conoscenza” che si sviluppa su due direttrici complementari: da una parte c’è la progettazione e la realizzazione di importanti mostre di arte e scienza rivolte al grande pubblico, dall’altra c’è l’organizzazione di convegni rivolti a un pubblico di specialisti e di incontri di approfondimento aperti a tutti.