Legge di Stabilità 2016: prime proposte Confindustria-Ance

SETTEMBRE 2015

a cura di CONFINDUSTRIA e ANCE

 

Nell’economia italiana che sta manifestando i primi segnali di una risalita, che va rafforzata e resa duratura con le riforme e con tutte gli strumenti di intervento disponibili, stride l’andamento ancora divergente del settore delle costruzioni, che è strategico per la crescita sia sul piano congiunturale sia su quello strutturale della competitività. La domanda è crollata (la sua flessione è stata un multiplo di quella, pur già pesante del PIL) e rimane estremamente fiacca.
L’edilizia aveva rappresentato, fino a prima della crisi, uno degli assi portanti della pur contenuta crescita della nostra economia. Tra il 2007 e il 2014 l’Ance ha stimato un calo degli investimenti in costruzioni del 34% e l’occupazione diretta, tra il 2008 e il 2014 si è ridotta del 30,5% (-470 mila unità).
Purtroppo, anche negli ultimi dati sui conti economici nazionali continua a mancare il contributo essenziale delle costruzioni; nel secondo trimestre di quest’anno, gli investimenti in costruzioni sono calati dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% rispetto allo stesso trimestre del 2014, mentre si registrano variazioni positive per quasi tutti gli altri aggregati macroeconomici.
Il 2015 sarà, quindi, per l’edilizia ancora un anno difficile, nonostante l’andamento costantemente positivo, benché limitato, delle ristrutturazioni. Dal lato dell’offerta, va però sottolineato che le imprese continuano a sviluppare la loro competitività e a mietere successi sui mercati esteri.

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