Nuoro si è formata attraverso un’aggregazione di parti urbane distinte, ciascuna delle quali ha apportato a questo processo i propri ambiti periferici, i quali, pur essendo diventati elementi centrali della gerarchia urbana, conservano le caratteristiche peculiari di periferia.
Il programma si propone di rigenerare e riconnettere tre ambiti periferici della città, individuando dei drivers attraverso i quali orientare il percorso riabilitativo: la cultura, la trasmissione della conoscenza e lo sport.
Al programma è affidato il compito di sovvertire lo stato di periferizzazione della città, con un processo partecipato di rigenerazione urbana, che riusi il patrimonio pubblico dismesso e riabiliti gli spazi connettivi.
Il processo ha riorientato la struttura dei percorsi connettivi privilegiando la cammininabilità della città, pervadendo gli spazi da una foresta di città (il fiume verde) e attrezzandoli per un uso sociale, culturale e sportivo.
All’interno di questo nuovo tessuto si inserisce il recupero e la rifunzionalizzazione dei grandi complessi edilizi dismessi (tra i quali l’ex Artiglieria e il Mulino Gallisai) che saranno caratterizzati dalla mixitè di spazi e funzioni.
Il programma propone una innovazione di processo sperimentando il superamento della dicotomia tra gli attori delle azioni di rigenerazione urbana – le istituzioni, i progettisti e le imprese- e i fruitori, gli abitanti della città.
I cittadini saranno protagonisti non solo nelle fasi progettuali ma, soprattutto nella realizzazione degli interventi previsti dal programma, sia per le componenti materiali – la rigenerazione degli spazi connettivi – sia per quelle immateriali – i laboratori urbani – alle quali è affidato il compito di sperimentare un nuovo modello di cittadinanza attiva.

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