A cura di:
Valeria Lingua, Università di Firenze
valeria.lingua@unifi.it

 

I bio-distretti sono aree geografiche in cui si stabilisce un’alleanza tra agricoltori, pubbliche amministrazioni, cittadini, operatori turistici e associazioni per la gestione sostenibile delle risorse, sulla base dei principi e delle pratiche biologiche di produzione e consumo (filiera corta, gruppi organizzati di domanda e offerta, ristorazione di qualità, mense pubbliche biologiche). Il bio-distretto è finalizzato a snellire le procedure attraverso certificazioni di gruppo e sistemi partecipativi di garanzia, ma anche a promuovere marchi unificati di filiera e di prodotto. Attraverso i biodistretti, la promozione di prodotti biologici è al tempo stesso promozione dei valori del territorio e delle sue peculiarità, al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali.
La sessione propone una riflessione su questi temi che si muove a cavallo tra le città del vino e le città bio, assumendo i distretti biovinicoli come momento di intersezione tra cibo e vino.
La costituzione di un bio-distretto rappresenta infatti una opportunità per le Città del Vino, in quanto assume come finalità strategica il costante e sistematico dialogo sociale tra i diversi attori (pubblici e privati) dello sviluppo territoriale, facendo in modo che le esigenze di ciascuno siano integrate in azioni condivise per il miglioramento della qualità di vita dei residenti, l’accrescimento della qualità e della competitività delle imprese vitivinicole e la loro integrazione nelle filiere agroalimentari, turistiche e dei servizi.

 

PROGRAMMA

9,00 – 9,30 Registrazione dei partecipanti

9,30 – Inizio dei lavori

Introduce e coordina:
Valeria Lingua, Università di Firenze, Dipartimento di Architettura, Laboratorio Regional Design

I distretti biovinicoli un’opportunità per le Città del Vino
Floriano Zambon, Presidente Città del Vino

Biodistretti e città del bio, potenzialità e buone pratiche
Antonio Ferrentino, Presidente Città del Bio

Il primo comune bio d’Italia: l’esperienza del comune di Neive
Gilberto Balarello, Sindaco di Neive (Cuneo)

Il biodistretto di Prosecco per Conegliano e Valdobbiadene
Fiorello Terzariol, Presidente

Il biodistretto di San Gimignano
Marco Arduini, Presidente

Il biodistretto del Montepulciano d’Abruzzo
Angelo Radica, Sindaco di Tollo (Chieti)

Il biodistretto del Sannio
Floriano Panza, Sindaco di Guardia Sanframondi Comune capofila, Nicola Ciarlieglio, coordinatore del progetto Biodistretto del Sannio

Una proposta di Linee Guida per i Paesaggi del Chianti. Il racconto di una esperienza
Massimo Carta, Università di Firenze

Dibattito

Al termine, degustazione di vini delle Città del Vino.

Conclusioni:
Paolo Corbini, Città del Vino

13,30 – Conclusione dei lavori

 

 

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