La V edizione di Urbanpromo Green prosegue l’impostazione della manifestazione, volta ad approfondire le forme e le modalità in cui si presenta il  principio guida della sostenibilità nella pianificazione della città e del territorio, e nella progettazione e realizzazione degli interventi, facendo interagire teoria e prassi, il profilo tecnico-scientifico e le concrete esperienze. La manifestazione affronta un articolato quadro di tematiche che vengono approfondite in convegni e seminari, svolti secondo varie modalità. 

Il convegno di apertura “Terapia verde: curare con la natura” relaziona il tema del verde urbano, da sempre al centro dell’interesse di Urbanpromo Green, alla cura della salute. Fra le numerose funzioni del verde saranno approfondite soprattutto quelle che contribuiscono al benessere e alla salute delle persone. Il convegno, in sessione plenaria, evidenzia come il verde, alle varie scale, possa essere funzionale al perseguimento di finalità terapeutiche. L’obiettivo è quello di valorizzare le competenze cliniche, progettuali e di conoscenza del verde, così da renderlo funzionale, nella progettazione e gestione urbana, alla realizzazione di una vera e propria “terapia verde”.

Ampio è lo spettro delle questioni successivamente affrontate.

Il tema dello sviluppo sostenibile già da tempo è al centro di ricerche condotte nel campo accademico in relazione alla pianificazione del territorio e al progetto dell’ambiente urbano. Soluzioni teoriche, metodologiche e operative sono state sviluppate per promuovere la transizione socio-ecologica. Si propone ora una riflessione su di esse alla luce di politiche e provvedimenti europei che portano all’attenzione la forte influenza reciproca tra processi ecosistemici e attività socio-economiche.

Si rifletterà inoltre sui possibili strumenti e sui modelli di governance che possano concretamente concorrere ad orientare e a supportare le scelte dei decisori politici e di tutti coloro che a diversi livelli operano sull’uso del suolo con l’intento di tutelare e mantenere la qualità della risorsa.

Il recente European Green Deal mira a rendere sostenibile l’economia europea attraverso la piena transizione verso la green economy, investendo su azioni volte a stimolare l’uso efficiente delle risorse, arrestare i cambiamenti climatici, ridurre l’inquinamento e la perdita di biodiversità. Si approfondirà il concetto di valore ed i modelli di valutazione a supporto dei processi decisionali pubblici nella definizione di politiche e azioni volte a sostenere e favorire la transizione e a guidare lo sviluppo delle città e dei territori.

Il ripensamento dei modelli di sviluppo proposto dall’“economia circolare” mette in luce la necessità di nuove forme di governance territoriale, fondamentali per indirizzare le configurazioni esistenti a pianificare e gestire problemi complessi, multiscalari e multilivello. I contesti urbani sono luoghi cruciali per avviare la transizione ecologica e per diventare forze trainanti per uno sviluppo sostenibile, in quanto risultano essere i motori dell’economia.

L’esplosione della pandemia ha prepotentemente innestato nell’idea della città resiliente nuovi imperativi per fronteggiare emergenze non più solo ambientali, ma anche sanitarie, sociali ed economiche. A partire dalla gestione della fase post-emergenziale del Covid-19, si avviano processi di governance climatica basati sull’analisi delle vulnerabilità locali e sulla definizione di strategie e misure di adattamento. In Italia i percorsi locali di transizione climatica hanno trovato un importante supporto nelle Fondazioni territoriali, le quali hanno orientato il loro interesse verso temi ambientali, incidendo sui processi decisionali pubblici e privati.

Negli ultimi anni sono divenute numerose le esperienze di Governo del Territorio che trovano nel campo delle nuove tecnologie dell’informazione strumenti e approcci orientati a favorire la transizione energetica, la mobilità sostenibile, l’integrazione di servizi e la gestione delle emergenze. Recentemente, con l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la digitalizzazione delle città ha subito un’accelerazione, aprendo ulteriormente a nuovi grandi cambiamenti. Merita quindi presentare a discutere casi ed esempi legati all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, big data e nuove forme di collaborazione digitali orientate alla gestione e allo sviluppo sostenibile del territorio. 

La presenza e la qualità del verde nelle città, quale essenziale componente dello sviluppo urbano sostenibile, è al centro delle politiche urbanistiche di molte Amministrazioni comunali, che si prefiggono di individuare i possibili usi multipli e i procedimenti attuativi per rendere il verde davvero parte della forma unitaria e della vita della città.

In questo contesto, il valore del verde, nelle sue molteplici declinazioni, è materia di una analisi interdisciplinare. È necessario infatti che l’approccio alla sostenibilità non si banalizzi in un progetto comunicativo, ma si traduca invece in coerenti politiche, servizi e progetti finalizzati alla rigenerazione dell’ambiente urbano.

La situazione creatasi per effetto dell’emergenza Covid 19 ha evidenziato nuovi campi della pianificazione urbana e territoriale, dando anche nuova accelerazione al dibattito sulla “food policy”. La pandemia ha messo in luce, da una parte, quanto le caratteristiche del sistema alimentare possano influenzare il benessere della città, dall’altra quanto siano importanti le connessioni con il territorio circostante e quanto la globalizzazione dei consumi abbia fino ad ora distorto questa relazione, modificando i nostri comportamenti e le nostre città. Sarà l’occasione per confrontarsi con un panorama sempre più ampio di casi che, nella pianificazione urbana e territoriale, hanno fatto proprie le istanze della food policy.

La relazione tra la dimensione cittadina e l’acqua continua ad essere un propulsore fondamentale per la trasformazione urbana. Le aree umide sono territori fragili in transizione ambientale e socio-economica, con problematiche relazionate alla complessità della loro governance. Il tema verrà trattato mettendo a fuoco il ruolo di queste parti del territorio come produttrici di servizi ecosistemici.

Nel campo della mobilità dolce crescono le iniziative nazionali e locali volte a definire e applicare soluzioni integrate per migliorare la qualità della vita, sviluppando e applicando politiche integrate per l’accessibilità e la sostenibilità in linea con l’Agenda 2030. Si tratta di un filone di ricerca, documentazione, interazione istituzionale e sociale, che merita di essere seguito e sostenuto nel corso della sua evoluzione. L’obiettivo è rendere evidenti e valorizzare le interdipendenze tra infrastrutture, comunità, città e paesaggi.

Il legno ed i materiali naturali si stanno affermando come una delle più significative innovazioni nel campo della progettazione edilizia e urbana. Sono emerse con ogni evidenza da un lato le grandi opportunità che le costruzioni in legno offrono nell’ambito del risparmio energetico e della messa in sicurezza sismica e dall’altro la grande flessibilità di soluzioni anche per situazioni di emergenza abitativa. Ma a fronte del continuo espandersi della richiesta di legno da costruzione si assiste anche alla rarefazione della produzione e ad un aumento vertiginoso dei prezzi del prodotto finito per costruzioni. Si intende affrontare il tema del legno da costruzione come materiale “prezioso” sia in termini di compatibilità ambientale sia dal punto di vista del suo costo e della sua effettiva reperibilità.

Lo scorso anno Urbanpromo Green promosse una delle prime riflessioni sulle novità normative che avevano introdotto un nuovo incentivo fiscale in edilizia: il Superbonus 110% sia nell’ambito dell’efficientamento energetico degli edifici sia nell’ambito del miglioramento sismico. Quest’anno, ad oltre un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa, il tema viene ripreso per valutare in modo più compiuto la reale efficacia degli incentivi fiscali in edilizia e per riflettere sul futuro di questo strumento normativo anche alla luce del PNRR approvato dalla Commissione Europea. Molti sono gli attori sia pubblici sia privati che sono coinvolti nell’applicazione reale sul territorio di questa normativa.

Urbanpromo Green ospita inoltre una iniziativa programmata nell’ambito delle celebrazioni dei 90 anni di vita dell’INU. Si tratta dell’incontro dedicato alla rivisitazione dell’opera di Vittoria Calzolari e di Attilia Peano, due studiose appartenenti a contesti universitari ed operativi diversi, accomunate dall’aver dedicato il proprio impegno accademico e culturale al verde e al paesaggio, anticipandone l’odierna centralità. L’iniziativa fa parte del ciclo “L’urbanistica duale”.

I risultati scientifici e politico-culturali conseguiti su ognuno dei temi proposti danno vita alla sessione plenaria, con cui si conclude la quinta edizione di Urbanpromo Green.

https://www.high-endrolex.com/19