L’ISMed si ispira ad una Visione di un Mediterraneo di pace e prosperità, basata sui valori che accomunano i Paesi dell’area.
Nasce dall’idea che il Mediterraneo può essere un’opportunità di crescita e sviluppo sia per i paesi più ricchi della sponda nord che per quelli della sponda sud e dalla consapevolezza che la ricerca scientifica è lo strumento per concretizzare queste opportunità.

La missione dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo è quella di studiare le dinamiche e la natura dei processi di crescita e sviluppo dei paesi dell’area. Il focus regionale nasce dalla centralità strategica del Mediterraneo sia sul piano geo-economico che politico. La posizione geografica all’intersezione di tre continenti rende questo mare il baricentro dei traffici di merci, risorse energetiche, uomini e tecnologie tra Nord e Sud e tra Oriente e Occidente. Sul piano geopolitico, il sostegno alla transizione politica in atto nei paesi della riva sud, il contrasto del terrorismo e il governo dei flussi migratori, fenomeni tra loro fortemente collegati, rendono ineludibile il dialogo tra Europa e Mediterraneo. La lettura di una realtà così complessa e in fase di rapida evoluzione richiede analisi multidisciplinari in grado di intersecare modelli e metodologie storiche, economiche, geografiche e sociologiche, con l’obiettivo di analizzare le traiettorie di crescita di breve e di lungo periodo dei paesi dell’area. Tali dinamiche, infatti, hanno peculiarità che difficilmente possono emergere da analisi focalizzate su singoli paesi o su micro aree. Lo scopo ultimo è quello di fornire teorie interpretative dei fenomeni, proiezioni sui possibili scenari futuri e indirizzi di policy che possano essere di supporto a interventi mirati per ridurre gli squilibri e stimolare la crescita dell’area.

Le attività di ricerca si articolano su alcuni assi tematici fondamentali che, valorizzando le competenze scientifiche dell’istituto, mirano a descrivere aspetti diversi dei paesi del Mediterraneo attraverso:

  • l’analisi dei processi di sviluppo e del dualismo regionale che vede contrapporsi e persistere la dipendenza funzionale tra aree povere e aree ricche;
  • l’analisi comparativa e prospettica dei processi di governance, i processi di formazione delle istituzioni e il loro funzionamento in ambito europeo ed euromediterraneo;
  • lo studio del territorio, dell’ambiente e del paesaggio come fattori di sviluppo e stabilità;
  • lo studio dei flussi commerciali e della logistica;
  • lo studio delle migrazioni e dei fenomeni socio-culturali.

Più nello specifico la ricerca presentata in occasione di Urbanpromo 2022 si pone i seguenti obiettivi:

  • Definire e identificare quali sono i tipi di rischio e le principali tipologie di sovrapposizione tra di essi nei siti;
  • Identificare quali sono i principali luoghi che sono – o potrebbero essere – soggetti a molteplici rischi per i casi studio;
  • Proporre metodologie per analizzare i luoghi interessati da molteplici rischi al fine di poter indirizzare ricerche, piani, programmi verso soluzioni sostenibili e inclusive in termini di adattamento e rigenerazione intesa nella sua triplice accezione;
  • Realizzare linee guida per la resilienza in aree multirischio.
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