Tancredi Attinà, Legacoop Abitanti


Il mutualismo è il principio costitutivo del movimento cooperativo, che poi ha generato le cooperative. Se è vero che la cooperativa si basa sul mutualismo, il mutualismo non coincide con la cooperativa, è molto più ampio.

Parlare di ‘neo-mutualismo’ significa individuare uno Spazio in cui il mutualismo, inteso come scambio virtuoso, generi valore aggiunto, dove la cooperazione, rigenerandosi, crea nuove filiere e dove si assiste al rilancio delle cooperative di utenti o alla individuazione di nuove forme di abitare collaborativo e cooperativo caratterizzate da scambi reciproci.

Il convegno verterà su due argomenti di discussione:

  1. se la creazione di una nuova “cooperativa di abitanti”, che parte da un modello consolidato e ultracentenario, possa favorire lo scambio interculturale e quindi generare una nuova mentalità mutualistica in grado di co-progettare servizi di interesse pubblico e sviluppare una cultura della cura tra gli abitanti della prossimità incentrata sulla comunità.
  2. se il ‘neo-mutualismo’, che sta diffondendosi tra le cooperative italiane, può essere quel meccanismo sociale di relazione che permette di gestire l’interdipendenza tra istituzioni, imprese e cittadini: un meccanismo che si applica sia alle persone che alle organizzazioni. All’interno del percorso di progettazione integrata attivato da Legacoop Abitanti, coinvolgendo Legacoop Sociali e CulTurMedia, quale strumento per attivare progetti di rigenerazione urbana ad alto impatto sociale, la collaborazione tra Innovacoop e Finabita, impostata sul metodo della co-progettazione, può rappresentare un’opportunità sia per le  Cooperative di Legacoop che per soggetti Istituzionali e Investitori Privati che vogliono realizzare progetti ad alto impatto sociale.