28/04/2021
All’ultima edizione di Urbanpromo il Comune di Bologna ha presentato il Piano urbanistico generale. Una presentazione è disponibile nella gallery online della manifestazione.

Anche se il nuovo Piano nasce come “variante generale” degli strumenti urbanistici vigenti (il Piano strutturale comunale approvato nel luglio 2008, il Regolamento urbanistico edilizio approvato nell’aprile del 2009, i Piani operativi comunali approvati dal maggio 2009 in poi), esso è stato redatto secondo le nuove disposizioni contenute nella nuova Legge regionale del 2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”. Il Piano segna quindi il passaggio tra due modelli per il governo del territorio, diversi tra loro, con un percorso molto definito nei tempi: dalla delibera con la quale la Giunta nel giugno 2018 ne ha avviato la formazione con l’obiettivo di concluderlo entro la fine del mandato nel 2021. Il Piano ha colto due sfide, quella dell’innovazione e quella della continuità rispetto agli strumenti approvati in precedenza.

Gli obiettivi individuati, che sostanziano la visione della città al futuro, sono tre. Il primo ha il titolo “Resilienza e ambiente”, ovvero assicurare salute e benessere a chi abita la città oggi e a chi la abiterà domani, minimizzando i rischi per le persone e le cose, anche quelli che derivano dal cambiamento climatico, sostenendo la transizione energetica. Poi si tratta di assumere i target dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’Agenda Metropolitana come traduzione degli obiettivi del piano secondo un approccio metabolico.

Il secondo obiettivo è “Abitabilità e inclusione”: sostenere la crescita demografica offrendo abitazioni e servizi cui famiglie, giovani e studenti possano accedere garantendo altresì spazi innovativi per il lavoro.

Infine “Attrattività e lavoro”: rafforzare e adeguare le infrastrutture sopra e sottosuolo, per sostenere l’innovazione e la crescita economica, mettendo in valore le dinamiche locali. Poi favorire i nuovi lavori e l’affermarsi di una economia circolare.

Il Piano urbanistico generale si struttura poi a partire dai tre obiettivi in strategie, di due tipi: le strategie urbane, quattro per ogni obiettivo, ovvero insiemi tematici strutturati di azioni che selezionano priorità e stabiliscono indirizzi per le politiche urbane e regole per gli interventi urbanistici ed edilizi di trasformazione della città; le strategie locali, complessivamente 24, quante sono le aree significative riconoscibili dai cittadini, che identificano le priorità per l’azione locale, a partire da una descrizione che identifica opportunità e problemi per la rigenerazione dello spazio pubblico della città.

Per quanto riguarda le strategie urbane, all’obiettivo “Resilienza e ambiente” sono ricondotte: favorire la rigenerazione dei suoli antropizzati e contrastare il consumo di suolo; sviluppare l’ecorete urbana; prevenire e mitigare i rischi ambientali; sostenere la transizione energetica e i processi di economia circolare.

In “Abitabilità e inclusione” troviamo: estendere l’accesso alla casa; garantire la diffusione di una rete equilibrata di attrezzature e servizi di qualità; ridisegnare gli spazi e le attrezzature; conservare i caratteri del paesaggio storico urbano rinnovandone il ruolo.

Infine all’obiettivo “Attrattività e lavoro” sono associate le seguenti strategie urbane: sostenere una complessiva re – infrastrutturazione urbana; favorire l’insediamento diffuso delle attività economiche in condizioni di compatibilità ambientale; sostenere la qualificazione dei poli metropolitani integrati in luoghi da abitare inseriti nel contesto; qualificare la relazione tra territorio urbano e territorio extraurbano.