14/07/2020
Il Comune di Troina, in provincia di Enna, ha presentato a Urbanpromo una serie di azioni di pianificazione per il rilancio. In questa intervista ne parla il sindaco, Fabio Venezia.

All’ultima edizione di Urbanpromo il Comune di Troina ha presentato una vera e propria strategia di pianificazione, incentrata sul nuovo piano urbanistico. Ci riassume lo stato dell’iter di approvazione?

Il piano è stato adottato dal Consiglio Comunale nel settembre del 2015 e a breve sarà oggetto di valutazione tecnica da parte della Commissione Regionale Urbanistica attiva presso l’Assessorato al Territorio della Regione Sicilia. Dopo l’emissione del parere da parte dell’organo tecnico, qualora lo stesso fosse positivo, gli uffici assessoriali potranno emanare il decreto di approvazione.

I tempi oltremodo dilatati di approvazione del piano, espongono i contenuti del progetto a possibili contraddizioni rispetto agli attuali assetti territoriali, uno fra tutti il dimensionamento, costruito su dati di popolazione e socio economici vecchi di oltre un decennio. Sarà dunque compito dell’organo tecnico dell’Assessorato, evidenziare eventuali incongruenze progettuali e proporre modifiche progettuali o normative, per adeguare un progetto, pensato oltre dici anni or sono, alle attuali esigenze della comunità troinese.

Da dove nasce e, con quali obiettivi, la scelta di mettere a punto un nuovo strumento per il governo del territorio?

Al di la degli obblighi normativi, che impongono alle Amministrazioni il rinnovo degli strumenti urbanistici con cadenza quinquennale, riteniamo che la comunità debba prendersi cura del proprio territorio attraverso progetto di sviluppo condiviso che, nel rispetto dell’identità dei luoghi, dei valori culturali, ambientali e paesaggistici, possa tracciare le linee per gli assetti territoriali futuri.

Il piano urbanistico costituisce l’imprescindibile cornice di senso entro la quale indirizzare l’azione governo del territorio nel breve, medio e lungo periodo e pertanto si configura come strumento fondamentale per immaginare un progetto di sviluppo, congruente con le specificità dei luoghi.

Il piano urbanistico è pensato come il passo di avvio di una serie di azioni. Quali le altre?

Il piano urbanistico è lo strumento che consente di tradurre in forma fisica le strategie di governo del territorio, nonché il necessario dispositivo per costruire scenari di sviluppo anche al di la dell’orizzonte normativo e temporale del piano.

A valle del piano, una volta superato il lungo impasse amministrativo che ha rallentato l’approvazione definitiva dello strumento urbanistico, l’azione dell’amministrazione sarà concentrata sulla verifica delle priorità e sulla ricerca di strumenti, anche finanziari, per attuare le previsioni di maggiore importanza in termini di attrezzature, spazi pubblici, sistemi per la mobilità. Priorità verrà data alla realizzazione delle previsioni progettuali orientate alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente e più in generale alla mitigazione e adattamento agli effetti del cambiamento climatico, sia in ambito urbano che territoriale.

È particolarmente importante in questo contesto il ruolo del centro storico. Che importanza ha, e quali sono gli strumenti pensati per valorizzarlo?

La città storica è il cuore pulsante dell’intero sistema urbano. Un impianto medievale ben conservato, ricco di funzioni urbane e di architetture di pregio, che in un recente passato ha vissuto una fase di sottoutilizzo e di parziale abbandono, conseguenza di passate azioni di governo del territorio e politiche urbane concentrate sullo sviluppo della città contemporanea a scapito della città storica.

L’azione dell’Amministrazione oggi è concentrata sul recupero e la valorizzazione del borgo medievale, attraverso azioni strategiche e politiche urbane mirate alla sua rivitalizzazione. L’azione di recupero è affidata da un canto al piano urbanistico, il cui progetto contiene azioni in favore del recupero dello spazio pubblico, del patrimonio edilizio e del miglioramento dell’accessibilità, nonché, naturalmente, una normativa orientata alla tutela sia del patrimonio edilizio storico, ma anche delle pertinenze non urbanizzate che caratterizzano il sito.

L’amministrazione ha inoltre recentemente approvato uno studio tipologico di dettaglio, previsto dalla normativa regionale, che consente di attribuire alle singole unità edilizie, specifiche categorie di intervento in relazione a caratteristiche tipologiche e valori architettonici dei singoli corpi di fabbrica.

La sequenza degli strumenti di pianificazione è completata da un piano del colore e da un regolamento del decoro urbano per la città storica, orientati a ricostruire, attraverso regolamentazioni di tipologie di intervento, materiali, funzioni e destinazioni consentite, la pregressa qualità della città storica nel suo complesso.

In itinere, infine, è la redazione di un piano strategico per il centro storico, che sulla base di approfondite analisi urbanistiche, storiche e socio economiche, ha lo scopo di individuare le strategie di sviluppo a medio e lungo termine per la valorizzazione e la promozione della città medievale.

Il processo di recupero è inoltre affidato ad un’azione costante sul fronte della riqualificazione dello spazio pubblico e del patrimonio edilizio comunale. Numerosi gli interventi intrapresi e in programma su strade e piazze, e sull’accessibilità.

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