03/05/2019
Importante e centrale, nell’ambito dell’ultima edizione di Urbanpromo, il ruolo dei progetti che hanno offerto un contributo per quanto riguarda le infrastrutture verdi nelle città e in generale per l’incremento delle dotazioni ambientali. Tra questi figura senz’altro quello presentato dal Comune di Bari, il parco di Lama Picone (Le “lame” sono solchi erosivi che determinano corsi d’acqua, tipici del paesaggio pugliese e in particolare di quello barese). La presentazione del progetto lo definisce “un’importante occasione per realizzare azioni materiali e immateriali di connessione ecologica, spaziale, sociale tra parti diverse dell’insediamento urbano e campagna circostante”. 

Il primo passo viene compiuto nel giugno dello scorso anno, quando il progetto viene inserito tra quelli per cui il Comune di Bari richiede un finanziamento nell’ambito del bando regionale “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale”, a valere sulla programmazione 2014 – 2020 dei fondi Fesr – Fse.  La candidatura si configura come parte della strategia integrata di sviluppo sostenibile che riguarda il IV Municipio (Carbonara, Ceglie, Loseto) che aveva già ottenuto un finanziamento regionale di cinque milioni di euro.

La notizia dell’ottenimento del finanziamento, pari a un milione e 300mila euro, è arrivata nell’ottobre scorso. Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione, lungo la direttrice della lama Picone, di un parco lineare che intercetta e rinaturalizza i margini della lama, restituisce all’uso pubblico le aree abbandonate della campagna urbanizzata attraverso modalità di gestione innovative (boschi didattici, agricoltura sociale), individua e riqualifica percorsi di fruizione di siti di interesse storico-culturale e archeologico che rappresentano tratti identitari del territorio (in particolare, ipogei medievali e casematte risalenti al periodo della Seconda Guerra mondiale). La proposta prevede tra le altre cose: azioni di rinaturalizzazione dell’alveo e dei versanti della lama;  pulitura straordinaria dell’alveo stesso; restauro e recupero di muretti a secco; miglioramento della fruizione attraverso la deimpermeabilizzazione selettiva di alcuni tracciati stradali; creazione di accessi e percorsi turistico-pedonali; finanziamento di attività che scaturiranno dal protagonismo delle comunità locali e che sono finalizzate a promuovere la conoscenza della lama e dell’ambiente circostante.  Sono previsti altresì eventi culturali diffusi all’aperto e un festival di land art nonché l’acquisizione al patrimonio pubblico di beni culturali esistenti.

Nell’occasione l’assessore all’Urbanistica Carla Tedesco ha sottolineato l’integrazione e la coerenza del progetto rispetto alla complessiva strategia di sviluppo che riguarda tutto il territorio del capoluogo pugliese: “Per le caratteristiche dell’intervento parliamo di una vera e propria anticipazione del Piano urbanistico generale (Pug) in quanto stiamo attuando nel concreto, in anticipazione del piano, la strategia della rete ecologica che interessa tutto il sistema delle lame di Bari. Il modello di sviluppo per la Bari che verrà ha al centro la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico”. Al riguardo, è utile ed esemplificativo riportare il sottotitolo del progetto barese del parco di Lama Picone: “Un cortocircuito verde tra i quartieri”.

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