14/03/2019
Tra i progetti disponibili nella gallery di www.urbanpromo.it, che raccoglie quelli che hanno partecipato all’ultima edizione di Urbanpromo, c’è “Ravenna rigenera”, presentato dal Comune della città romagnola. Sarà esposto e presentato anche a Riva del Garda nell’ambito della settima Rassegna urbanistica nazionale “Mosaico Italia: raccontare il futuro” dell’Inu, dal 3 al 6 aprile. Il progetto sarà tra quelli raccolti per la Rassegna dalla Regione Emilia – Romagna: si è classificato terzo a un bando attraverso cui sono stati finanziati interventi di rigenerazione urbana, nel percorso della legge urbanistica regionale entrata in vigore un anno fa. Grazie a questo ottimo piazzamento, il Comune ha ottenuto un milione e mezzo di finanziamento, che si sommerà alla stessa cifra stanziata dalle casse del municipio. 

L’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte lo descrive come un intervento che lascia “un’impronta forte nel centro storico, ed è attuato su un area di circa un ettaro e mezzo, completamente edificata da caserme e alloggi e resa impermeabile dalla presenza di piazzali asfaltati”.

Nello specifico, si legge nella presentazione, si punta ad “unire aree ed elementi di interesse al fine di ottenere un percorso ideale dalla città storica, con i suoi monumenti e le sue piazze principali, al nuovo quartiere Darsena e, attraverso quest’ultimo, al mare e alle aree naturali di pregio”. Il cuore dell’intervento sarà la rigenerazione dell’area dell’ex caserma militare che prevede la “restituzione” dello spazio – recinto alla comunità ravennate e la sua destinazione a parco, giardino e orto pubblico. Il Comune è entrato in possesso, nell’ambito del processo di valorizzazione, della parte maggiormente degradata e densamente costruita dell’area della ex caserma, mentre Cassa depositi e prestiti ha tenuto la porzione di pregio. L’area ora comunale, spiega Del Conte, essendo “per la sua conformazione molto densa e costruita, crea nei periodi estivi problemi di isole di calore e deficit di benessere ambientale. La nostra ipotesi prevede di desigillarla, demolire le strutture che ci sono, togliere i piazzali e restituire alla città un’area a verde, che potrà avere diversi usi”. Un parco nel cuore della città, quindi, che avrà anche il compito di riconnettere la città storica al mare. Nello sviluppo del progetto è riproposto l’impianto degli antichi orti ottocenteschi, puntando a ottenere più obiettivi: la mitigazione ambientale e la creazione di un punto di socialità per dare nuove funzioni al futuro parco che, vicino alle mura storiche, può entrare a far parte della rete dei percorsi turistici.

Tra gli elementi e le caratteristiche del progetto: la destinazione di una cifra per indagini archeologiche preventive, visto che la Sovrintendenza ha segnalato l’alta probabilità di presenza di reperti; il coinvolgimento delle realtà presenti sul territorio, come la casa circondariale per il possibile impegno di detenuti negli orti, l’Istituto superiore per progetti didattici, le associazioni per l’uso sportivo dei percorsi storici.

L’intento dell’amministrazione è iniziare i lavori già nel prossimo anno. Entro il 30 giugno dovrà essere presentato il progetto definitivo, e si sta valutando se renderlo anche esecutivo proprio per accelerare le procedure.

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