09/03/2020
“Colleferro si rigenera” è il progetto presentato dal Comune di Colleferro, in provincia di Roma, all’ultima edizione di Urbanpromo. Il progetto è disponibile nella gallery su www.urbanpromo.it. L’assessore all’Urbanistica Umberto Zeppa risponde ad alcune domande per approfondire i contenuti e gli obiettivi delle azioni di cui si compone il progetto.

Quali sono gli obiettivi di “Colleferro si rigenera”? 

Con la Rigenerazione urbana Colleferro scommette sul proprio futuro. Con l’approvazione delle Delibere n. 13, 14 e 15 del 7 marzo 2019, il progetto di rigenerazione urbana vede concretizzata la sua prima fase. Il lavoro è stato lungo e laborioso ma, al tempo stesso, entusiasmante e proficuo; infatti, durante la costruzione dell’impianto normativo, basato sull’applicabilità della legge regionale n. 7/2017 ed in particolare dell’art. 3, ha registrato una forte partecipazione della cittadinanza e la totale disponibilità della Regione Lazio che ha garantito il proprio prezioso contributo. Il progetto di rigenerazione urbana di Colleferro è stato anche ospite presso la VII Rassegna di Urbanistica Nazionale (RUN) svoltasi a Riva del Garda dal 3 al 6 di aprile 2019 ed ha partecipato, come detto, con una specifica Gallery presso “Urbanpromo – Progetti per il Paese” svoltasi a Torino dal 12 al 15 novembre 2019.

Di quali azioni si compone il programma di interventi?

Con questo progetto saranno consentiti interventi di riqualificazione delle zone depresse costituite dalle aree periferiche della nostra città. Il provvedimento contribuirà con un forte impulso al miglioramento del contesto urbano, operando la ricucitura delle periferie al tessuto urbano consolidato e, al tempo stesso, fornirà una risposta significativa all’intero settore edilizio.  I principali obiettivi della rigenerazione urbana sono: limitare il consumo di suolo, aumentare e migliorare le dotazioni territoriali mediante l’incremento di aree pubbliche, potenziare le aree esistenti favorendo la mobilità sostenibile, e aumentare la sicurezza dei manufatti esistenti mediante interventi di adeguamento sismico. Questo, tra l’altro, è il senso, tra quelli principali, della legge regionale.  Inoltre, rammentando le origini della nostra città, che nasce, si fonda e si sviluppa contestualmente alla fabbrica e per il notevole impegno della stessa, a partire dal secondo decennio dello scorso secolo, in questi cinque anni è stato operato uno sforzo notevole sia di rivalutazione del patrimonio storico, culturale ed architettonico che di avvio di un percorso di recupero del patrimonio industriale, dismesso a seguito del processo di deindustrializzazione degli ultimi decenni che ha registrato a livello nazionale il fenomeno del decentramento delle attività produttive sia all’esterno che all’interno del Paese e, in alcuni casi, come quello di Colleferro, all’interno dello stesso sito di produzione.

Questo percorso ci consentirà di riconquistare e riconsegnare alla città una vastissima area, circa 136 Ha, attualmente abbandonata. Al termine del processo, la città potrà beneficiare di nuova viabilità e nodi stradali, del recupero della via Romana, della realizzazione di un parco urbano, di nuovi spazi per attività sportive, di aree destinate a parco scientifico e tecnologico, turistico-ricettivo, di un campus a servizio del parco scientifico e tecnologico.  Inoltre, la realizzazione di due “Centralità Urbane”: quella comprendente il quartiere originario, c.d. “Quartiere Oddiniano” ed il primo centro urbano progettato dall’Ing. Riccardo Morandi, denominata “S. Barbara” e quella comprendente il quartiere Scalo denominata “S. Gioacchino”, con la disponibilità dell’auditorium, registrerà forti interventi di recupero urbano, di una piattaforma da destinare a piazza urbana, la riqualificazione di un importante tratto di entrambe le sponde del fiume Sacco e nuova viabilità per alleggerire il traffico veicolare all’interno del quartiere.

Qual è la normativa applicata?

Oltre alle deliberazioni suddette, con un pizzico di orgoglio e soddisfazione desideriamo segnalare la forte novità rappresentata dalla Variante adottata lo scorso 27 febbraio dal Consiglio Comunale (deliberazione n. 11) con la quale, abbiamo avviato l’iter per consegnare alla città il suo “Centro Storico – Città Morandiana”.  La normativa attivata per la rigenerazione urbana è quella relativa alla ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio esistente, eventualmente con demolizione e ricostruzione e possibilità di far ricorso al cambio di destinazione d’uso ed alla messa in sicurezza sismica.

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