27/05/2019
Tra i progetti dell’ultima edizione di Urbanpromo, pubblicati nella gallery www.urbanpromo.it, c’è il Laboratorio Nazionale per la Rigenerazione Urbana. Le prime 18 buone pratiche, presentate a novembre scorso, sono state sviluppate da Confcommercio in attuazione del Protocollo d’intesa con ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, sottoscritto nel 2015,  teso alla rigenerazione delle città, in senso economico, sociale, culturale e ambientale, anche attraverso lo sviluppo equilibrato dei servizi commerciali. Le imprese offrono – infatti – servizi di prossimità, creano un maggior senso di sicurezza e benessere e favoriscono la coesione sociale, innalzando la qualità di vita nei contesti urbani, intesi quali luoghi di produzione di valori, non solo economici, ma soprattutto culturali e sociali. 

 

Sono 45 le buone pratiche raccolte nel volume “Laboratorio nazionale per la rigenerazione urbana. Un quaderno di buone pratiche” recentemente presentato da Confcommercio nel corso della VII Rassegna Urbanistica Nazionale di INU, tenutasi ad aprile 2019 a Riva del Garda. Il testo raccoglie i tanti contributi emersi durante i quattro incontri tematici del Laboratorio 2018, svolti in quattro diverse città, nel corso dei quali si è indagato il ruolo di innovazione, cultura, sport, turismo e riuso degli spazi dismessi, quali leve di rigenerazione urbana. Durante le giornate di lavoro, le Confcommercio territoriali, con le rispettive amministrazioni comunali, gli esperti, i rappresentanti pubblici e privati, di ANCI e dell’INU, i professionisti e gli studiosi hanno confrontato i propri progetti integrati di sviluppo urbano.

Il quaderno, strutturato in 5 capitoli, ciascuno introdotto dal contributo di due o più esperti, affronta diversi temi e si conclude con 3 esempi di buone pratiche replicabili, grazie ai documenti messi a disposizione dalle Associazioni che li hanno attuati.

Nel primo capitolo i temi di tradizione e innovazione consentono di affrontare il digitale nel commercio come un’opportunità anziché come una minaccia; vengono illustrati il negozio 4.0, le esperienze dei Distretti del commercio e le buone pratiche di tutela dei negozi storici che consentono di salvaguardare l’identità culturale e l’eredità commerciale della città, offrendo esperienze di acquisto uniche rispetto all’acquisto digitale. Il secondo capitolo è dedicato alla coesione sociale e al contributo del commercio alle comunità, attraverso la promozione e il sostegno ad azioni di riqualificazione urbana, la creazione di reti di comuni montani per fronteggiare il problema della desertificazione sociale e commerciale, la realizzazione di progetti di accessibilità, senza barriere architettoniche, ai negozi e di strumenti di microcredito per nuove imprese e la creazione di eventi ed iniziative che coniugano sport ed economia. Nel terzo capitolo, il tema del turismo e della cultura, intesi come driver di sviluppo dei territori, è esaminato attraverso molteplici esperienze che trattano di club di prodotto e nuovi segmenti di mercato, di progetti territoriali culturali e sportivi e di iniziative di valorizzazione e messa in rete delle peculiarità locali. Il quarto capitolo è dedicato all’approccio urbanistico integrato per la rigenerazione urbana ed economica, attraverso accordi, regolamenti o piani condivisi con le Amministrazioni di riferimento, sino all’applicazione locale di norme nazionali, anche prevedendo l’utilizzo di fondi europei e nazionali. Il quinto e ultimo capitolo è dedicato alle esperienze di recupero degli spazi dismessi, con casi di valorizzazione di aree o immobili dismessi, la previsione di misure di fiscalità di vantaggio per riattivare i locali sfitti, il monitoraggio e il riuso temporaneo di tali spazi e la definizione di accordi con la proprietà edilizia.

La condivisione di esperienze tra i diversi attori e territori coinvolti nel Laboratorio 2018, si sta rivelando un’utile modalità per diffondere progettualità in grado di valorizzare l’identità culturale delle nostre città, rendendole resilienti al rischio dell’omologazione che deriva dalla globalizzazione, anche attraverso la valorizzazione della presenza delle attività economiche urbane e la messa a sistema delle risorse locali, nazionali ed europee. Il percorso del 2018 si sta sviluppando con proficue contaminazioni tra città e territori diversi, che, come suggerito dal Settore Urbanistica di Confcommercio Nazionale ad Urbanpromo 2018, stanno proseguendo in confronti operativi su sfide condivise e temi di comune interesse.

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