30/05/2016
“Costruire un sistema partenariale tra le regioni Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche nell’intento di mettere in rete e valorizzare le risorse dei territori”: così Armando Rampini, responsabile della Regione Abruzzo, descrive e sintetizza gli obiettivi e la natura del progetto presentato dal suo Ente, in tandem con il Ministero delle Infrastrutture, alla ultima edizione di Urbanpromo. “Il telaio dell’Abruzzo centrale nella macroregione mediana” è disponibile nella gallery di www.urbanpromo.it

La Regione Abruzzo ha voluto presentare alla manifestazione organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit la propria iniziativa nell’ambito della filiera dei “Progetti nei Territori Snodo 2”, coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Cuore dell’iniziativa è lo sviluppo in un’ottica interregionale, riferita alla cosiddetta Macroregione Mediana, elaborazione originale del progetto abruzzese. Si punta a mettere a sistema risorse, progetti e peculiarità dislocati su un ambito più vasto di quello regionale, con particolare riguardo al turismo e alle infrastrutture ma anche all’housing sociale.

Negli scenari progettuali sono previsti interventi come il potenziamento dei collegamenti stradali interregionali e il miglioramento della connessione tra aeroporti, porti, interporti, stazioni ferroviarie e le principali località turistiche delle regioni coinvolte. Non mancano scenari di sviluppo turistico che guardano al recupero e alla valorizzazione dei borghi e dei territori rurali.

Allo stato attuale sono stati individuati trenta ambiti di territorio, non necessariamente contigui al proprio interno, di cui per diciassette esiste un primo livello di analisi tecnico – amministrativo. Per ognuno di questi sono emerse peculiarità e potenzialità, da cui poi nasce la progettazione di opere e interventi. L’obiettivo, mettendo in rete la forza di più regioni, è avere più efficacia e credibilità per arrivare ai finanziamenti nazionali ed europei. La sfida è anche arrivare a garantire la coerenza tra i diversi progetti locali nell’ottica di uno sviluppo che abbia come base territoriale la Macroregione, che diventa così il sistema di riferimento per le politiche socio – economiche. Macroregione che non è da intendersi come un nuovo e ulteriore livello istituzionale di governo, bensì come il luogo del dialogo e della cooperazione tra le Regioni coinvolte e il Ministero, con lo scopo di garantire lo sviluppo sostenibile.

I prossimi passi, spiega Rampini, vedono un allargamento delle prospettive, una ulteriore coesione e interazione con altri territori, con l’area balcanica e la Regione Sardegna.

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