20/05/2019
Tra i progetti presentati all’ultima edizione di Urbanpromo, disponibile nella gallery di www.urbanpromo.it, c’è quello del Comune di Forlì, “Sos4life – Save our soil for life”. Coinvolti, oltre a Forlì (coordinatore), altri due Comuni: Carpi e San Lazzaro di Savena, la Regione Emilia-Romagna (che con legge del 2017 ha assunto l’obiettivo europeo, attraverso limiti e strumenti, di conseguire il saldo zero di consumo di suolo entro il 2050), il CNR – Ibimet (Istituto di Biometeorologia del CNR), Ance Emilia-Romagna, Legambiente Emilia-Romagna e Forlì Mobilità Integrata. 

Il progetto è stato avviato nel luglio 2016 (quindi prima che la legge regionale fosse realtà) ed è destinato a concludersi nella seconda metà del 2020. Sin dal principio ha inteso dimostrare l’applicabilità a scala comunale degli indirizzi europei in materia di tutela del suolo e di rigenerazione urbana ed in particolare la possibilità di anticipare proprio l’obiettivo del “no net land take” (saldo zero di consumo di suolo) fissato dall’Europa al 2050.

Dopo avere condiviso con i partner definizioni di consumo ed impermeabilizzazione del suolo ed indicatori, facendo riferimento a quelli maggiormente utilizzati in ambito europeo, ciascuno dei tre Comuni coinvolti nel progetto ha proceduto alla misurazione e alla mappatura a livello locale del consumo e dell’impermeabilizzazione del suolo al fine di ricostruire sia il quadro sia le dinamiche evolutive storiche del fenomeno. Parallelamente il CNR, a partire dalle banche dati regionali disponibili, ha predisposto mappe tematiche dei principali servizi ecosistemici per ciascun Comune coinvolto nel progetto. Sono stati mappati sette fra i numerosi servizi ecosistemici forniti dal suolo: produzione agricola, biodiversità, capacità depurativa, effetti sul microclima, stoccaggio di carbonio, infiltrazione dell’acqua e riserva d’acqua.

Il successivo incrocio fra queste mappe e quelle comunali relative al consumo e impermeabilizzazione dei suoli ha consentito di stimare l’impatto dell’espansione urbana in termini di perdita di servizi ecosistemici. Questo livello di conoscenza è stato ritenuto essenziale per arricchire il quadro conoscitivo del nuovo strumento urbanistico (il P.U.G. previsto dalla L.R. 24/2017) e per disporre di dati utili a incrementare la consapevolezza e la sensibilità di decisori politici, stakeholders e cittadini su questi temi, proprio in vista delle prossime scelte in materia di pianificazione territoriale. Una ulteriore elaborazione della mappatura dei servizi ecosistemici a livello comunale ha, poi, consentito di ricavare per ciascun Comune, una mappa della qualità dei suoli che tiene conto della qualità e quantità dei servizi presenti. Questa mappa della qualità dei suoli individua i suoli migliori e fornisce elementi utili per tutelarli, indirizzando a livello di pianificazione territoriale le trasformazioni residue su aree di minor pregio.

La ricostruzione del quadro conoscitivo relativo a consumo e impermeabilizzazione del suolo, così come la mappatura dei servizi ecosistemici e la mappa della qualità dei suoli, relativi ai 3 Comuni partecipanti al progetto, sono la base del prototipo di un sistema informativo in fase di ultimazione, che si intende estendere a livello regionale. Si auspica che possa essere anche un efficace strumento di supporto alle decisioni in materia di pianificazione territoriale.

E’ allo studio anche un sistema di compensazione delle nuove, residuali, urbanizzazioni, funzionale all’obiettivo del consumo di suolo netto zero. Il sistema di compensazione ed il relativo meccanismo di scambio di crediti di superficie è oggetto di specifiche linee guida in corso di redazione. Una delle attività di progetto è, infatti, la redazione norme e linee guida per limitare il consumo di suolo, per incentivare la rigenerazione urbana, per rendere più resiliente la città al cambiamento climatico. Questa attività coinciderà in parte con la redazione da parte dei tre Comuni coinvolti nel progetto del nuovo Piano Urbanistico Generale che, oltre a rispettare le indicazioni e prescrizioni della L.R. 24/2017, potrà recepire studi e linee guida prodotti nell’ambito del progetto SOS4LIFE. Il Progetto SOS4LIFE, si caratterizza, infine per la previsione di tre interventi dimostrativi di “desigillazione” (de-sealing) di superfici impermeabilizzate con ripristino a verde: uno per ciascuno dei tre Comuni partner. L’obiettivo è dimostrare la possibilità di ripristino di alcuni servizi ecosistemici e di riuso del top soil proveniente da altre aree oggetto di interventi di trasformazione: così è possibile creare un circolo virtuoso fra nuove urbanizzazioni e interventi compensativi.

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