Il FIA è il fondo nazionale operante nel settore dell’edilizia privata sociale (c.d. Social Housing) con l’obiettivo di realizzare case a costi accessibili destinate alle famiglie non in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative.
Il FIA ha iniziato la sua operatività nel 2010 con una dotazione di 2 miliardi di euro (CDP, MIT e altri Investitori Istituzionali). Agisce quale fondo nazionale investendo in quote di partecipazione dei fondi locali gestiti da altre SGR (il c.d. SIF – Sistema Integrato di Fondi). A 4/5 del periodo d’investimento sono state assunte delibere per oltre 1,7 miliardi di euro, in 29 fondi locali gestiti da 9 SGR, con 220 progetti potenziali per oltre 16.800 alloggi sociali e 6.530 posti letto in residenze temporanee e studentesche. La distribuzione geografica degli investimenti deliberati riguarda in particolare le regioni del nord (66%) e del centro Italia (20%) dove i fondi locali hanno reperito le risorse complementari a quelle del FIA per l’attuazione degli interventi, l’8% è ubicato nelle regioni del sud mentre il restante 6% è ancora da localizzare. Il mix funzionale dei progetti vede una prevalenza di alloggi sociali e residenze temporanee e studentesche (89%) rispetto ad altre destinazioni d’uso, quali residenze a libero mercato (5%), commercio di vicinato (4%), servizi (2%). Il 62% degli alloggi sociali sono destinati alla locazione, il 21% all’affitto con patto di futura vendita e il 17% alla vendita a prezzi convenzionati con i Comuni. Le tipologie d’intervento sono riconducibili a quattro categorie principali: progetti di riqualificazione urbana, recupero e rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, acquisizione di immobili invenduti per l’affitto a lungo termine e interventi in aree di completamento delle città. I progetti si caratterizzano, quindi, non solo per l’incremento della dotazione di alloggi sociali, ma contribuiscono alla riqualificazione urbana dei quartieri in cui si inseriscono e all’offerta di servizi e di nuovi spazi pubblici a disposizione della comunità. Gli alloggi vengono assegnati a mezzo di bandi, a canoni e prezzi calmierati concordati con i Comuni, che sono mediamente scontati del 20/30% rispetto a quelli di mercato.
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