Il Comune di Genova da tempo ha avviato con le organizzazioni di categoria una riflessione sulla gestione delle strutture dei mercati da anni bisognose d’interventi di manutenzione straordinaria considerando le necessità di:
- contenere il tetto di indebitamento ma assicurando la manutenzione straordinaria;
- mantenere ai mercati il ruolo di servizio pubblico di quartiere, tutelando le imprese ivi operanti.
In virtù della L.R. 1/2007 e del D.Lgs. n° 163/2006, il Comune nel 2009 ha deliberato 4 tipi di gestione:
- Gestione diretta del Comune, che provvede alla manutenzione ordinaria e straordinaria;
- Gestione mista (ad oggi 2), con concessione di pubblico servizio a un Consorzio costituito prevalentemente da imprese che provvede alla manutenzione. Il Comune conserva la titolarità della gestione e riscossione dei canoni e versa al Consorzio una quota (20% nel 2009 e 50% dal 2014) per la manutenzione (autorizzata) da rendicontare;
- Autogestione e miglioria con scomputo dei canoni: il Consorzio (90% delle imprese) è concessionario di pubblico servizio (l’area resta proprietà comunale), sostituisce il Comune nei rapporti con operatori e incassa i canoni autonomamente deliberati.
Due le iniziative pilota. La più significativa è il Mercato Romagnosi. Il Consorzio con l’organizzazione di categoria ha elaborato un progetto di mercato coperto (47 postazioni, con investimento di € 2.000.000 del Consorzio). Il Comune ha stipulato una Convenzione per 24 anni. - Autogestione con costituzione di diritto di superficie sino a 50 anni a un Consorzio (con almeno il 90% degli operatori). Agli operatori non aderenti il Comune propone il trasferimento in altro mercato. In caso di rifiuto, la concessione è revocata con indennizzo a carico del Consorzio (sino a 18 mesi del canone). La gestione ha natura privatistica mantenendo la destinazione d’uso e le attività sono esercizi di vicinato. Al Consorzio fanno carico tutte le spese di miglioria. E’ in via di sperimentazione il Mercato della Foce.
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