Le condizioni fisiche e sociali delle città dell’Umbria sono decisamente diverse da quelle di altre aree del Paese, così come sono in parte differenti l’ordine di grandezza e la complessità dei problemi che la Regione ed i Comuni hanno affrontato nel corso del tempo. L’odierna condizione delle città umbre, e in particolare dei loro Centri storici, è anche il risultato tangibile di anni di politiche regionali dedicate alla rivitalizzazione degli insediamenti urbani, partendo dal recupero in senso fisico della città storica e delle periferie, per proseguire verso il sostegno al tessuto economico, agli operatori della piccola distribuzione, al diritto alla casa, alla mobilità, ai servizi urbani essenziali e a quelli innovativi come l’accesso alla rete.
L’esperienza dei PUC, i Programmi urbani complessi, rappresenta un modo originale ed efficace per affrontare, nei suoi molteplici profili, il tema della rivitalizzazione urbana, stimolando il protagonismo degli attori istituzionali e dei vari portatori di interessi, fra cui in primo luogo gli abitanti e gli operatori economici. Grazie all’impegno delle Amministrazioni nel restituire una visione del futuro alle proprie comunità e all’impiego di risorse di varia provenienza: dello Stato, della Regione, della Comunità Europea, ma anche dei Comuni e delle famiglie – con continuità operativa e tensione verso l’innovazione, si sono perseguite strategie di intervento che sono riuscite a rivitalizzare parti estese delle città dell’Umbria.
Le innovazioni introdotte nei contenuti progettuali dei PUC, negli strumenti collegati quali i Quadri strategici di valorizzazione ed i Piani di marketing urbano e nel partenariato pubblico-privato, nonché nei processi partecipativi, formano un patrimonio di saperi esperti e di comportamenti virtuosi, che il nuovo ciclo della programmazione comunitaria 2014-2020, con le Agende urbane e le Aree interne, potrà ulteriormente valorizzare.
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