La definizione del disegno del comparto è stata determinata dall’esigenza di dare un’ assetto che favorisse la realizzazione di spazi pubblici in modo da permettere un’articolazione dell’intera area funzionale ad una qualità dell’abitare conforme alle esigenze di un moderno vivere civile. Nel disegno urbano proposto si prevede un edificio con destinazione d’uso plurima che in termini di funzionalità e di destinazione d’uso ha così definito gli spazi: parcheggi privati al piano interrato; Piano Terra interamente destinato ad attività per servizi connessi alle nuove residenze: spazio per la ristorazione, lavanderia, portineria con servizio notturno, spazio sociale, segreteria ecc.; gli altri piani (n.6) per residenze di Edilizia Sociale con complessivi 48 alloggi di cui n.30 in locazione permanente per particolari per categorie disagiate come uomini divorziati o ragazze madri. L’ipotesi progettuale considera i luoghi dell’abitare, ed i servizi di cui necessita chi vi sarà ospitato, come un sistema unico ed integrato: il prodotto edilizio facilita l’aggregazione della domanda di servizi, e la corretta interazione con l’offerta; il sistema dei servizi valorizza l’esercizio abitativo, innalzandone il livello di soddisfazione. Tutti i servizi previsti, sono pensati per rispondere ad evidenti criticità sistemiche ma anche a tutta una serie di bisogni espliciti ed impliciti, si è pensato cioè ad un centro residenziale nel quale concentrare e rendere fruibili i servizi per il benessere e la qualità della vita dei propri ospiti.
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