Il Polo del ’900 è un nuovo centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. A Torino, ospitato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, il Polo del ‘900 si articola nei palazzi di San Daniele e di San Celso che, in più di 8.000 mq. accolgono un museo, spazi per eventi, mostre e performance, una biblioteca, aule per la didattica, un’area bimbi, sale conferenze, un cinema all’aperto e un minicinema.
Il Polo del ‘900 è co-progettato e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Comune di Torino, Regione Piemonte e, attualmente, qui trovano casa 19 Enti Partecipanti che rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, economica e culturale del Novecento e nella salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà.
In un unico luogo il Polo accoglie e racconta il ’900 grazie ai 9 chilometri di archivio e ad una biblioteca sempre aperta, propone molteplici occasioni di confronto e approfondimento, e offre consulenze specialistiche per esplorare 300.000 libri, 200 periodici correnti, un’emeroteca storica, 130.000 fotografie, 21.000 manifesti, 53.000 audiovisivi, 400.000 documenti digitalizzati.
La concentrazione e l’integrazione degli archivi e delle biblioteche, la pluralità delle esperienze e delle competenze degli enti coinvolti nel progetto, la volontà di mettere in connessione memoria e presente, la storia con i grandi temi della contemporaneità, rendono il Polo un soggetto innovativo, rivolto non soltanto a un’utenza tradizionale, ma anche a nuovi pubblici e utenti potenziali, che hanno la possibilità di avvicinarsi ai grandi temi del ’900 e dell’attualità, attraverso nuovi strumenti e nuovi linguaggi.
Particolarmente significativo è l’impegno per la didattica: guerre, deportazioni, migrazioni, leggi razziali, Resistenza, Costituzione, diritti e libertà sono solo alcune delle parole chiave intorno a cui ruota l’offerta del Polo del ‘900.
Il Polo mette a disposizione di docenti e studenti libri, documenti, piattaforme digitali e incontri con studiosi e professionisti del settore. Diversi saperi che con differenti linguaggi e strumenti interpretativi vengono messi in campo attraverso corsi di formazione, concorsi creativi, attività di ricerca, laboratori di lettura e percorsi a piedi in città.
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