L’ultimo nato si chiama “Genova Gourmet Bartender”, ed è il marchio che richiama gli aromi, i profumi e i paesaggi della Liguria ma anche l’abilità dei grandi barman di bordo di una volta nel miscelare cocktail e bevande dai nomi evocativi. Così, quando sono stati chiamati dalla Regione Liguria a misurarsi con il Festival di Sanremo, i “Genova Gourmet Bartender” si sono presentati con un cocktail dedicato al festival, dal nome “70… e non sentirli”. Ed è solo un esempio di come l’appartenenza ad uno dei marchi collettivi gestiti dalla Camera di Commercio di Genova possa trasformarsi, con un pizzico di fantasia, in un’arma per raccontare un intero territorio.

Il primo della famiglia dei marchi collettivi geografici lanciati dalla Camera di Genova è stato “Genova Gourmet”, poi evolutosi in “Liguria Gourmet” grazie all’adesione della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria Imperia, La Spezia, Savona. L’idea è che i migliori chef si facciano ambasciatori non soltanto della buona cucina ma anche della qualità dei prodotti certificati che si impegnano a utilizzare nelle proprie ricette: presso la propria clientela, prima di tutto, ma anche in giro per il mondo, nelle varie missioni istituzionali promosse dalla Regione Liguria e dalla Camera di Commercio.

Sulla scorta di questa fortunata esperienza sono nati poi “I Prodotti Genova Gourmet”, basati su un innovativo sistema contrattualistico in cui gli imprenditori sottoscrivono un contratto in cui vengono definiti il processo produttivo e le caratteristiche del prodotto. L’obiettivo è tutelare le produzioni di nicchia, sia quelle storiche come lo sciroppo di rose che quelle innovative come il curry e lo zafferano.

Ecco così completato il ritratto di famiglia dei marchi collettivi geografici creati dalla Camera di Commercio di Genova per tutelare e promuovere le eccellenze locali: dai ristoratori ai produttori ai bartender, un unico filo rosso che unisce chi coltiva con passione il proprio mestiere ma anche la propria terra.

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