La Regione Umbria ha aderito al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare con due progetti che valorizzano il patrimonio regionale ed incrementano l’edilizia residenziale sociale.
Vivere l’Umbria: emozioni in movimento
L’intervento prevede la valorizzazione e riqualificazione socio-economica di un vasto territorio regionale attraversato da nord a sud dalla Ferrovia Centrale Umbra (FCU). La rifunzionalizzazione di spazi ed edifici pubblici è attivata attraverso il riuso degli immobili della FCU ed in particolare delle stazioni o parti di esse non utilizzate che vengono rifunzionalizzate e convertite in parte ad uso residenziale. La rigenerazione del tessuto socio economico avverrà tramite la diffusione di servizi e attività sociali e culturali posti al piano terra delle stazioni; l’accessibilità è propria della linea della FCU che connette le stazioni ferroviarie trasformate in porte di accesso al sistema territoriale, fornendo i servizi necessari a pendolari e viaggiatori mettendo in connessione anche le altre reti presenti. Il territorio diventerà fruibile attraverso la mobilità sostenibile costituita da auto e moto elettriche, dalle normali biciclette e dai pedoni che troveranno il treno il mezzo più agevole. La comunicazione fra le reti renderà smart il territorio delle città e dell’ambiente circostante in cui la linea ferroviaria può rappresentare la spina dorsale dell’intero sistema mentre le singole stazioni il punto di partenza per escursioni, pellegrinaggi, visite dei paesaggi storici, culturali e naturalistici dell’Umbria.
Alta Umbria 2030 – Strategie di rigenerazione
Alta Umbria 2030 è chiaramente un esplicito riferimento all’Agenda 2030 ed in particolare alle azioni che l’Umbria sta perseguendo, quali quelle per “la localizzazione territoriale della Strategia Regionale dello Sviluppo Sostenibile“, dove la proposta di programma potrà assumere un ruolo importante per il perseguimento di tali obiettivi. L’ambito territoriale/urbano interessato è compreso tra i Comuni di Città di Castello, Citerna, San Giustino, Umbertide, Pietralunga, Montone e Gubbio e coinvolge una popolazione di 106.230 abitanti. La proposta progettuale è volta al recupero di beni pubblici e privati con molteplici finalità: aumentare la dotazione di edilizia residenziale sociale (ERS) e realizzare un insieme di interventi volti a fornire un mix funzionale per attività di servizio urbano-locale, per la dotazione di spazi e attrezzature pubbliche, per l’erogazione di servizi ecosistemici e di contrasto ai cambiamenti climatici, per l’avvio di processi di innovazione sociale.
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