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A cura di

Paolo Galuzzi e Vittorio Salmoni

La presentazione del volume di Mario Piccinini dedicato alla figura poliedrica di Adriano Olivetti diviene il pretesto per ripercorrere criticamente e attualizzare una delle principali ‘parole d’ordine’ della stagione e del pensiero olivettiani: la comunità.
La comunità ipotizzata e praticata da Adriano Olivetti costituiva una componente dell’ordinamento democratico strettamente radicata al territorio: un’organica forma organizzativa, socioeconomica e amministrativa, capace di porsi in alternativa agli stranianti fenomeni metropolitani espansivi del dopoguerra italiano. In cui l’architettura, l’urbanistica e la pianificazione a tutte le scale rivestivano un ruolo decisivo e centrale nella vita comunitaria.
Nell’attualità del dibattito sulle città e sulle società post-pandemiche, l’idea di comunità olivettiana trova una rinnovata attenzione e declinazione, spesso accompagnata da semplificanti deformazioni e piegature influenzate dall’incerto scenario sociopolitico contemporaneo. Una tendenza che evidenzia i sintomi della non più eludibile necessità di individuare nuove forme di sostenibilità, di inclusività e di benessere sociale, restituendo dignità e pienezza ai nostri stili di vita e di convivenza.

PROGRAMMA

Introduce:
Paolo Galuzzi, Direttore della rivista Urbanistica

Interventi:
Sabrina Dubbini, Responsabile didattica ISTAO
Oliviero Ponte di Pino, Docente, curatore, editorialista
Carlo Alberto Barbieri, Presidente della Sezione regionale INU Piemonte – Valle d’Aosta
Mario Piccinini, autore del volume

Modera e conclude:
Vittorio Salmoni, URBIT vicedirettore Urbanistica Informazioni

Contributi

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