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Iginio Rossi e Francesco Sbetti, INU – URBIT


Negli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre più rilevante esaminare e individuare strumenti, modalità e soluzioni per migliorare l’efficienza di città e territori attraverso la rete degli spostamenti più sostenibili (pedonali, cammini, ciclabili, ferroviari) all’interno del più generale sistema della mobilità lavorando sull’accessibilità e sulle pianificazioni congiunte. Le relazioni esistenti e/o potenziali tra le stazioni ferroviarie e i contesti territoriali di riferimento svolgono un ruolo primario per il rafforzamento di quella visione della mobilità integrata attiva e “dolce” che sta alla base della rigenerazione territoriale.

A tal proposito la Direzione Strategie, Sostenibilità e Pianificazione Sviluppo Infrastrutture di Polo, di Rete Ferroviaria Italiana, attraverso moderni sistemi di location intelligence e con particolare riferimento alla piattaforma StationLAND, ha sviluppato una specifica analisi che permette di definire le vocazioni territoriali delle stazioni ferroviarie: ovvero l’ideale destinazione funzionale che orienta le successive linee di sviluppo dei servizi e delle infrastrutture.

La vocazione territoriale viene intesa come un insieme di caratteristiche che definisce le funzioni intorno alle stazioni, funzioni che possono essere raggiunte direttamente a piedi o attraverso spostamenti con modalità sostenibili. RFI individua 9 temi che rappresentano i principali motivi alla base degli spostamenti ferroviari degli utenti: Turismo; Studio; Lavoro; Salute; Shopping; Grandi eventi e svago; Porti; Aeroporti; Residenziale.

Nella dimensione nazionale, caratterizzata da articolate e frammentate complessità, si sta diffondendo l’impegno per una visione Paese in cui l’accessibilità e la mobilità sostenibile devono mirare a quel cambio di paradigma orientato a politiche integrate, con attenzione alla rigenerazione territoriale, alla pianificazione e progettazione più efficace e alle connessioni prestazionali.

L’incontro è l’occasione per approfondire una prima metodologia di analisi per poi, attraverso il confronto tra esperti ed esperienze in fase di realizzazione anche appartenenti al vasto programma del PNRR,  consentire di fare emergere le prospettive di sviluppo coerenti con l’impianto tematico considerato, in modo particolare per quanto riguarda i temi del turismo, del turismo slow e delle relazioni con i poli universitari.


PROGRAMMA

Conduce
Iginio Rossi, INU-URBIT

Saluti istituzionali
Luigi Contestabile, Rete Ferroviaria Italiana, RFI
Michele Talia, Presidente INU

Motivazioni e attese
Iginio Rossi, INU-URBIT

Stazioni città e territori

“Le Vocazioni territoriali delle stazioni Ferroviarie”
Luigi Contestabile, Rete Ferroviaria Italiana

“Mobilità integrata e rigenerazione”
Francesco Sbetti, INU-URBIT 

Vocazione territoriale turismo e turismo slow

“Vocazione turismo slow – Atlante mobilità Dolce”
Giulio Senes, Università degli Studi di Milano e AMODO

“Rete dei siti UNESCO”
Vito Signati, Mirabilia

“Progetti di riequilibrio territoriale attraverso il turismo lento in treno e bicicletta tra i siti UNESCO”
Andrea Rolando, Politecnico di Milano 

“Turismo slow car free: dai cammini ai percorsi cicloturistici”
Alessandra Bonfanti, Legambiente

Vocazione territoriale universitaria

“Le stazioni dello studio”
Stefano Fondi, Rete Ferroviaria Italiana

“Progetto ciclabile Stazione Termini-Università La Sapienza”
Anna Donati, Roma Servizi per la Mobilità

” ‘E pur si muove!’ In bici tra le università di Padova”
Alberto Marescotti, Comune di Padova

“Dalla ciclabilità di quartiere alla connessione con la ciclabilità della città di Milano, con particolare attenzione ai quartieri universitari”
Matteo Colleoni, Università degli Studi di Milano Bicocca

Dibattito

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