Stefano Stanghellini, INU, Anna Marino e Gaia Renzi, Fondazione Con il Sud
Anche quest’anno Urbanpromo interviene su un tema impregnato di intensi valori etici e di aspirazione alla legalità, e che include anche istanze sociali, economiche ed ambientali, quale è quello dell’uso sociale dei beni confiscati alle mafie.
Il convegno è aperto da un inquadramento generale del tema sotto il profilo normativo, dimensionale, localizzativo e tipologico, istituzionale. A 27 anni dalla legge che ha regolamentato il riuso pubblico e sociale dei beni confiscati, i numeri documentano un’opportunità in larga parte disattesa e spingono a riflettere sulla necessità di riconfigurare il sistema procedurale. Nello stesso tempo, tuttavia, le esperienze compiute destano grandi aspettative.
I lavori del convegno si sviluppano infatti su due piani: quello delle politiche pubbliche concepite e realizzate dagli Enti territoriali che si concretizzano in interventi emblematici delle loro finalità, e quello degli specifici interventi realizzati dalle Organizzazioni del terzo settore spesso generatori di rilevanti effetti sulla rigenerazione dei contesti urbani ed ambientali di appartenenza.
Lo sguardo è rivolto all’intero Paese nella piena consapevolezza della rilevanza nazionale della questione. Relazioni relative alle strategie territoriali si alternano quindi alla presentazione di concrete esperienze.
Ne emergono le sinergie che si possono stabilire tra gli Enti territoriali e le Organizzazione del terzo settore – fra cui in particolare le Fondazioni di origine bancaria e il mondo delle associazioni fra cui spicca Libera –, le connessioni dell’impegno per la legalità con la riqualificazione di ambiti urbani e territoriali, le nuove forme di produzione di servizi sociali per la comunità. Ma anche le difficoltà istituzionali, amministrative, finanziarie, tecniche, che si frappongono al rapido e pieno sviluppo di tali potenzialità.
Ne conseguono rilevanti interrogativi: quali gli spazi operativi per gli Enti territoriali e le politiche pubbliche? quali i potenziali benefici per le comunità locali? come gli strumenti di pianificazione urbanistica potrebbero agevolare il riuso di questi beni?
PROGRAMMA
Saluto di benvenuto
Stefano Stanghellini, INU
Stefano Ciuoffo, Assessore a Infrastrutture digitali e Innovazione, Legalità, Sicurezza e Immigrazione, Regione Toscana
Introduce e coordina
Luigi Lochi, Fondazione Con il Sud, Coordinatore Osservatorio Permanente sui Beni sequestrati e confiscati
Relazioni
“Strategia e azioni integrate della Regione Emilia-Romagna per il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità”
Gian Guido Nobili, Responsabile Area Politiche per la Sicurezza urbana integrata, Regione Emilia-Romagna
“Villa Artemisia: da primo bene confiscato alla malavita a Bari a modello innovativo di mix abitativo, residenziale e turistico-sociale”
Marcello Signorile, Presidente C.A.P.S. Centro Aiuto Psicosociale – Società Cooperativa Sociale
Video
“Il centro culturale di Casapesenna: da bene confiscato a opportunità”.
“Beni in rete 3.0: obiettivo Piemonte. Una collaborazione sperimentale tra ente regionale ed ente filantropico”
Sandra Aloia, Responsabile Missione “Favorire partecipazione attiva” Obiettivo Cultura, Fondazione Compagnia di San Paolo
Claudio Marocco, Responsabile del Settore Commercio e Terziario, Direzione Cultura e Commercio, Regione Piemonte
Video
“Terra AUT: rinascere con il lavoro, nella terra della quarta mafia”
“Fattoria Al di là dei sogni: il lavoro intorno alle persone all’interno del bene confiscato ‘Alberto Varone’”
Simmaco Perillo, Presidente di Al di là dei Sogni Cooperativa Sociale
Video
“I love Calabria: beni confiscati per un turismo educativo e diffuso”
“Sartoria sociale: ricucire il territorio”
Rosalba Romano, Socia fondatrice Al Revés Cooperativa Sociale
Roseline Eguabor, Presidente Al Revés Cooperativa Sociale
Tavola rotonda
Luigi Lochi, Fondazione Con il Sud, Coordinatore Osservatorio Permanente sui Beni sequestrati e confiscati
Francesco Domenico Moccia, Segretario nazionale INU
Stefano Storchi, Vicepresidente ANCSA
Tatiana Giannone, Referente nazionale Settore beni confiscati, Libera
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