Il futuro Museo Sant’Orsola, la cui apertura è prevista per il 2026, sarà gestito da una fondazione privata senza scopo di lucro, creata dal gruppo ARTEA. Il Museo avrà il duplice compito di preservare la memoria del luogo e di promuovere la creazione artistica contemporanea, invitando artisti affermati o emergenti a dialogare con le tracce del suo passato.
Lo spazio museale sarà quello dell’antica chiesa trecentesca (255,60 m2 ). Attraverso una pavimentazione in vetro, i visitatori potranno camminare sugli scavi archeologici effettuati dalla Soprintendenza nel 2011-2014, che hanno portato alla luce la presenza di alcune sepolture rinascimentali, tra cui quella di
Lisa Gherardini, la presunta modella della Monna Lisa dipinta da Leonardo da Vinci.
Il patrimonio storico-artistico e tutti i beni dell’ex monastero sono requisiti o perduti in seguito alla sua soppressione (1810). Parte del patrimonio superstite di Sant’Orsola è confluito a Firenze o nei suoi dintorni, presso altri musei o depositi. Il Museo cercherà di recuperare e di valorizzare opere d’arte provenienti dall’ex monastero attraverso campagne di restauro e richieste di prestiti.