Nonostante la centralità delle politiche abitative stia recentemente e forzatamente tornando all’attenzione di amministratori e pianificatori, l’ultimo decennio ha visto l’affermarsi e il diffondersi di atteggiamenti predatori che hanno progressivamente sottratto alla funzione residenziale centinaia e centinaia di alloggi, minando i principi di benessere urbano con ricadute in ambito sociale che acquistano intensità e prospettive inedite: sempre più fasce di popolazione emergenti sfuggono all’emergenza!
Diviene allora fondamentale fare evolvere, innovandolo, l’approccio pubblico emergenziale e/o assistenziale al tema casa – la casa come “diritto per chi non ha accesso al libero mercato” – verso l’housing sociale, ovvero una politica di welfare abitativo incentrata sull’approccio dell’affordable – nell’accezione di accessibile, sostenibile, affidabile, efficiente e vantaggioso – housing che sviluppa la casa nell’abitare, ovvero una filiera di servizi integrativi delle dimensioni urbane dell’abitare, del welfare e della cultura: in 2 parole urban housing.
È questa la visione di HEROES, proposta presentata alla call Interreg 2024 e promossa dalla Regione Toscana in partenariato con il Fondo Housing Toscano e con il Dipartimento DIDA dell’Università degli Studi di Firenze: costruire una città equa e sostenibile grazie a comunità coese, utilizzando come volano l’housing sociale e consentendo di declinare e rendere possibile anche nel nostro paese il continuum housing, supportando e sostenendo la temporaneità dell’edilizia residenziale pubblica e dei progetti residenziali di prima accoglienza, transizione, abitare solidale e supportato.
La cura delle città non può prescindere dall’abitare, l’housing sociale deve diventare prassi della pianificazione urbanistica così come l’urban housing può divenire pratica all’interno della pianificazione e programmazione delle pubbliche amministrazioni.
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