Giuseppe De Luca, Carlo Pisano, INU – URBIT
FARE SPAZIO_DARE SPAZIO: due azioni che riassumono le sfide dell’urbanistica contemporanea. FARE SPAZIO significa aprire margini di manovra oltre la rigidità dei piani tradizionali. DARE SPAZIO vuol dire riconoscere nuovi attori, pratiche e forme di governance. Il convegno internazionale 2025 parte da questa doppia tensione per interrogarsi sul futuro della pianificazione in un contesto segnato da crisi ambientali, trasformazioni sociali e urgenze territoriali. Il convegno invita a riflettere su tre questioni chiave: come fare spazio, cioè quali strumenti e approcci possono rendere la pianificazione più adattiva; chi occupa lo spazio, esplorando il ruolo di istituzioni, collettivi, comunità e iniziative dal basso; quali meccanismi regolano lo spazio, per comprendere come equilibrare flessibilità e norme, innovazione e responsabilità. L’obiettivo è aprire un confronto tra studiosi, amministratori e professionisti su esperienze, teorie e pratiche capaci
di rigenerare il rapporto fra piano e città. FARE SPAZIO_ DARE SPAZIO diventa così non solo un tema di ricerca, ma un orizzonte comune per ripensare il governo del territorio, costruendo nuove possibilità di azione e giustizia spaziale.
PROGRAMMA
Prima parte
Introduce
Carlo Pisano, Università degli Studi di Firenze
09:30 – 11:15
Prima sessione
Come fare spazio?
Modera
Stefano Moroni, Politecnico di Milano
Presentano
“I nuovi spazi del planner. Se e come le nuove sfide ambientali, sociali e tecnologiche stanno influenzando i cambiamenti della pianificazione territoriale”
Vito Garramone, Università Iuav di Venezia
Barbara Pizzo, Università di Roma La Sapienza
“Dal PUMS al progetto urbano: Italia e Olanda a confronto”
Alessia Guaiani, Università degli Studi di Camerino
“The Good the Bad and the Ugly: Make Space for a Project-Oriented Understanding of Urban Regulation”
Davide Pisu, University of Hertfordshire, UK
“Verso un’urbanistica negoziata: principi e strumenti del modello Francese”
Andrea Cusanno, Architetto-Urbanista
“Geografie del possibile. Progettare condizioni nei vuoti urbani senza programma, tra Italia e Paesi Bassi”
Nicolò Chierichetti, Politecnico di Milano
“Caro Piano ti scrivo”
Marcello Capucci, PhD
11:45 – 13:30
Seconda sessione
Chi occupa lo spazio?
Modera
Patrizia Gabellini, Politecnico di Milano
Presentano
“Usi euristici dell’arte per l’indagine e progettazione dello spazio urbano. Spunti emersi dal progetto The Sensitive City”
Anita De Franco, Politecnico di Milano
Jacopo Grilli, The Art of Cities, Amsterdam
“Rigenerare gli spazi del Patrimonio Culturale: strategie e processi nella città contemporanea”
Laura Ricci, Paola Nicoletta Imbesi, Francesca Perrone, Università di Roma La sapienza
“Dare tempo alle idee di farsi spazio: Next Use e l’approccio emiliano-romagnolo all’uso temporaneo”
Marta Andrei, ART-ER
Serena Sgallari, Regione Emilia Romagna
“Dare spazio al valore sociale: strumenti per valutare l’impatto sulla comunità nei processi di trasformazione degli spazi urbani”
Arianna Brestuglia, Università degli Studi di Firenze
“Spazi Attivi: progettare spazi urbani con la cittadinanza per una transizione climatica condivisa”
Michela Tiboni, Michela Nota, Università degli Studi di Brescia
Elena Pivato, Urban Center Brescia
“Per fare Comunità. Esperienze di rigenerazione tra politiche pubbliche e intraprendenza sociale”
Lorenzo Baldini, CAIRE Consorzio
Chiusura prima parte
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