Una destinazione come quella di residenza universitaria oltre a riflettere a pieno gli indirizzi contemporanei di piani e di programmi permette un notevole sviluppo urbano in termini economici e sociali.

Lo studio proietta una sinergia di intenti tra la trasformazione dell’immobile in oggetto e la riqualificazione del vicino ex sanatorio Galateo al fine di coordinare un’azione combinata a servizio della comunità.

Il padiglione presenta un impianto planimetrico a “C” con due piani fuori terra e uno seminterrato e il suo involucro in pietra leccese risulta regolare nella geometria e nel ritmo di pieni e vuoti che inquadra le aperture.

Lo studio propone interventi minimi interni in grado di liberare i vani dalle superfetazioni al fine di mantenere la conformazione originaria e individuare spazi idonei alla residenzialità studentesca, sia privati sia collettivi.

I due estremi accolgono spazi comuni mentre le originarie stanze di degenza a sviluppo lineare si convertono in camere per gli studenti: la proposta individua un modello di alloggio impostato su due livelli che permette l’alloggiamento di 34 posti alloggio preservando la conformazione architettonica originaria grazie all’inserimento di una struttura autonoma e in grado di ospitare spazio studio e servizio igienico nella parte inferiore e spazio letto nella parte superiore. Una soluzione che garantisce una dimensione privata idonea al benessere degli studenti e che rispetta la storia del padiglione.