08/03/2017
Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr ha partecipato a Urbanpromo tra gli altri progetti con quello che ha presentato lo stato dell’arte dell’attività di investimento del Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia). Si tratta di uno strumento nato per rispondere alle esigenze di un settore ben preciso della popolazione, quantificato in 3,2 milioni di famiglie e 9,5 milioni di individui che non trovano risposta sul mercato al problema della casa. E’ una “fascia grigia”, di cosiddetta povertà relativa, distinta rispetto alla povertà assoluta per la quale le risposte sulla casa sono affidate all’edilizia residenziale pubblica. E’ la platea del social housing.

L’attività del Fia nasce nel luglio del 2009, quando il decreto legge 112 predispone una serie di strumenti per dare risposta al problema della casa nel nostro Paese. Tra questi c’è la costituzione di un sistema integrato di Fondi immobiliari (Sif) destinati all’incremento degli alloggi sociali. Il Fia costituirà il fondo nazionale di riferimento del Sif.

La dotazione è di circa due miliardi, coperti per metà dalla Cassa depositi e prestiti e per la parte restante da altri investitori come i gruppi bancari e assicurativi, le casse di previdenza, il Ministero delle Infrastrutture. Il Fia opera come partner nei fondi locali per la realizzazione degli interventi, con un limite fissato inizialmente al quaranta per cento dell’investimento complessivo, elevato nel febbraio del 2013 all’ottanta per cento. Un incremento che ha costituito una ragione di accelerazione evidente dell’attività e degli interventi avviati dal Fia.

Ad oggi l’attività di investimento del Fia ha prodotto 31 fondi locali deliberati e 28 sottoscritti. Le risorse già erogate ammontano a 652 milioni di euro. A sommare l’entità di tutti gli interventi, tra quelli programmati e quelli realizzati, si arriva circa ventimila alloggi sociali e 8500 posti letto in residenze temporanee e studentesche, su tutto il territorio nazionale. Gli interventi sono complessivamente 274; di questi, ne sono stati ultimati 96 per un totale di 4320 alloggi sociali e 1935 posti letto.

Sul totale il 66 per cento degli alloggi sociali sono destinati alla locazione di medio/lungo termine, il 18 per cento all’affitto/riscatto e il 16 per cento alla vendita a prezzi convenzionati con i Comuni.

Tra i 96 interventi già realizzati vi sono dei progetti fortemente caratterizzati, come ad esempio: il progetto di Milano di via Cenni, uno degli interventi simbolo del Social Housing in Italia anche per essere il più grande progetto residenziale in Europa realizzato interamente in legno; l’intervento sempre a Milano di Borgo Figino che ha sviluppato in modo integrato la dimensione sociale di un borgo; Cascina Merlata, sette torri che nella prima fase del progetto hanno ospitato il Villaggio Expo. Oltre alla Lombardia il resto d’Italia vede numerosi interventi già realizzati, in Piemonte (a Torino via Milano, Asti, Valenza, Chivasso), in Veneto (Verona via dell’Industria, Padova, Mogliano Veneto) in Friuli Venezia Giulia (come a Trieste, Pordenone, Maniago), in Liguria, in Emilia Romagna, in Toscana, nelle Marche e in Umbria. Nel Mezzogiorno iniziative sono in corso di realizzazione a Bari, Lecce, Matera e Cagliari, altre in corso di approfondimento.

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