15/06/2018
Il Comune di Modena ha partecipato all’ultima edizione di Urbanpromo con il masterplan del “Progetto Periferie. Rigenerazione e innovazione”, il programma di riqualificazione urbana e sicurezza dell’area nord della città. E’ tra i progetti che hanno concorso al Bando periferie promosso dal governo, classificandosi in sesta posizione. L’investimento complessivo per gli interventi compresi nel progetto ammonta a 59 milioni di euro, di cui 18 dalle risorse messe a disposizione dal Bando in questione, 7 dal Comune e 34 da altri soggetti pubblici e privati. 

 

Si tratta di un complesso di interventi che tengono assieme la dimensione edilizia, quella culturale e quella sociale, a cui si aggiungono gli aspetti legati alla sicurezza, in una concezione di rigenerazione che è la più ampia possibile. Con il masterplan lo spazio pubblico dell’area di intervento viene progettato come spazio di relazione che tiene insieme le varie zone dell’area, in un quadro di rigenerazione urbana che vede il coordinamento da parte dell’amministrazione di un mix di interventi pubblici e privati. Il masterplan rappresenta la sintesi di una strategia urbana che disegna un nuovo assetto del quartiere con la scuola, la ricerca e l’innovazione definendo un progetto urbanistico che risponde a tre obiettivi: creare un centro, individuato in strada Canaletto e nel polo che comprende il PalaMadiba, le scuole Marconi e la Palazzina Pucci;  guidare i flussi, con interventi qualificanti su infrastrutture e mobilità; avvicinare il centro della città.

Gli interventi previsti dal masterplan riguardano  sia il sistema della mobilità e gli interventi per la sicurezza, sia la valorizzazione di edifici pubblici. Previsti un progetto di housing sociale, di portierato sociale, un centro diurno per disabili, la sede della Medicina dello sport, la Casa della Salute, la scuola innovativa, il Data center Modena Innovation Hub. In campo anche incentivi per la riqualificazione delle attività commerciali.

Nel dettaglio, tra gli interventi. Per portierato sociale si intende una “chiamata” ai soggetti del terzo settore per collaborare con l’amministrazione nella coprogettazione per la realizzazione di percorsi di sviluppo di comunità attraverso interventi socio – educativi, socio – culturali e formativi, di mediazione sociale, culturale e linguistica.

Da segnalare poi tra le opere: il prolungamento del sottopassaggio ferroviario che consentirà di ricucire la zona del parcheggio di Porta nord, interessata a sua volta da un complessivo riassetto degli spazi, con l’area di piazza Dante salendo direttamente dalla stazione ferroviaria; la riqualificazione del sistema di mobilità stradale e ciclopedonale che metterà in campo una nuova illuminazione e il potenziamento delle possibilità della mobilità ciclistica; interventi sulla viabilità con importanti ricadute sulla sicurezza; la trasformazione di una porzione dell’attuale parcheggio in una vera e propria piazza dedicata alla ciclopedonalità e all’interscambio ferro – gomma.

Centrale nel progetto la parte che riguarda l’innovazione: il Data Center Modena Innovation Hub sarà lo spazio sia fisico che virtuale dove si intrecceranno risorse per l’innovazione, spazi di coworking e la contaminazione di idee tra i vari attori che vi partecipano, con il fine di sviluppare nuove idee e nuova imprenditorialità. Sarà un centro territoriale in grado di erogare servizi Ict ad alto valore aggiunto agli enti e ai privati. Andrà di pari passo con la Modena automotive smart area, un’area di circa un chilometro quadrato che sarà caratterizzata dalla applicazione delle più moderne tecnologie in materia di smart city. Strade ed edifici pubblici qui saranno cablati in fibra ottica e già ora è in atto una sperimentazione della connettività in modalità 4.5 – 5g. Si tratta di un progetto sperimentale per lo sviluppo della mobilità smart e della guida autonoma.

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