20/05/2016
“Piattaforma intelligente di incontro dei soggetti competenti per un Progetto Integrato di Territorio”: così Claudio Centanni, dirigente del settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Ancona, descrive in modo sintetico il Piano di sviluppo dell’area Metropolitana Medio – Adriatica (Amma), presentato a Urbanpromo e disponibile della gallery di www.urbanpromo.it, di cui il capoluogo marchigiano è capofila.
Il progetto nasce da lontano, addirittura nel 2007, quando da una rimodulazione del Programma operativo nazionale il Ministero delle Infrastrutture diede l’assenso alla realizzazione di un piano integrato per una area più vasta della sola città di Ancona, destinataria del vecchio progetto infrastrutturale che riguardava i nodi portuale e ferroviario.
Alla firma del primo protocollo di Amma, nel 2014, sono coinvolti 39 Comuni, che l’anno successivo passano a 47, la totalità di quelli della provincia di Ancona. Nel 2014 viene redatto e consegnato al Ministero il documento preliminare: è, di fatto, la nascita del progetto. Vengono individuati cinque scenari di sviluppo, direttrici lungo le quali dovrà dispiegarsi la strategia del piano: supporto al sistema produttivo; cluster integrato per la logistica; fabbrica di sviluppo culturalmente orientato; territorio della resilienza; laboratorio per la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale.
Sulla base di queste direttrici, i Comuni coinvolti segnalano possibili interventi e fanno proposte. Si arriva a circa 300 “schede di interventi” che danno vita alla seconda fase relativa al Documento di Approfondimento redatto con il contributo di cinque tavoli specifici, ognuno di questi guidato da stakeholder e organizzazioni particolarmente qualificate nel settore di riferimento. I cinque asset diventano cinque progetti: 01_promozione turistica del territorio, 02_resilienza del territorio (sicurezza idraulica e idrogeologica), 03_sostenibilità energetica del territorio, 04_mobilità integrata del territorio, 05_efficienza della pubblica amministrazione per il territorio.
Fase fondamentale del processo sarà la Conferenza metropolitana, che si terrà entro il giugno prossimo. Vi parteciperanno, oltre ai Comuni, veri motori del piano di sviluppo, i soggetti che nel processo hanno giocato un ruolo centrale per la ricostruzione degli obiettivi e l’affinamento dei progetti. Vi saranno rappresentati, ad esempio, le associazioni di categoria: Camera di Commercio, Confindustria, ANCE, CGA, CNA, l’Autorità Portuale, RFI, ANAS, Aerdorica, Interporto Marche, oltre ai servizi tecnici degli enti territoriali: Regione Marche e Provincia di Ancona . Quello sarà il momento decisivo per i tanti attori in gioco, si capirà quante delle proposte “dal basso” avranno gambe e respiro per essere condivisi da più soggetti, pubblici e privati, e “andare a caccia” dei finanziamenti, a cominciare da quelli europei della programmazione 2014-2020 diretti e indiretti ma anche quelli di rango nazionale e regionale.