La proposta PINQuA di Grosseto si caratterizza per una strategia solida e rigorosa nel rispettare i requisiti previsti dal Decreto ministeriale, ma anche socialmente utile per la chiarezza degli obiettivi assunti dall’Amministrazione. Un’iniziativa che vale circa 29,3 mln di euro di investimenti pubblico-privati, in grado di mettere in collegamento la periferia di Via De’ Barberi con il centro storico, “periferia interna” segnata da fenomeni di spopolamento e impoverimento socio-economico; un progetto che promuove innovazione urbana nel contesto identitario della città secondo un fil rouge progettuale che lavora sulle due periferie e che le unisce in solo ambito d’intervento.
In RI-ABITARE…
L’ambito di studio è posto al margine sudest dell’abitato di Santa Maria degli Angeli, a poca distanza dal centro urbano e ben collegato alle principali infrastrutture territoriali per la mobilità. L’attuale assetto urbanistico, frammentato e incompiuto, e la sua scarsa integrazione urbana, ne determinano la marginalità. Una sua parte è stata sede di un polo chimico memorialmente testimoniato da due iconici edifici a sezione paraboloide, attribuiti a Riccardo Morandi e Pierluigi Nervi, oggi di proprietà pubblica e che già accolgono il Teatro Lyrick, un bocciodromo, una piscina coperta, il Centro Tecnico Federale di Pugilato e il Palaeventi.
Il Masterplan riafferma…
Aria è il progetto vincitore del concorso internazionale Reinventing Cities per la riqualificazione dell’ex Macello di Milano, il più importante intervento di social housing in Italia che realizzerà oltre 1200 nuovi appartamenti, la stragrande maggioranza in locazione a canone convenzionato. Aria è un nuovo quartiere, vivo, brulicante di attività capaci di esplorare nuovi modi di imparare, divertirsi, crescere, abitare e lavorare. Il recupero degli edifici storici crea un luogo fondato sull’Heritage e sull’economia circolare del costruito. Grazie al nuovo Campus internazionale IED al POD, lo science district dedicato alla divulgazione delle tecnologie future, Aria è un quartiere che attrae…
Area Arte e Cultura, Fondazione Cariplo
Spazi non più utilizzati, edifici abbandonati e patrimonio storico in degrado, rappresentano insieme il problema e l’opportunità per il rilancio del Paese, a condizione di saperne valorizzare appieno il potenziale e contenere il rischio di fallimento a cui spesso si espongono progetti “top-down”.
Quello del riuso transitorio è un nuovo approccio progettuale alla rigenerazione urbana, che prevede il coinvolgimento delle comunità in azioni sperimentali di riuso, con cui testare possibili risposte alle esigenze del territorio e promuovere processi di adattamento e avvicinamento graduale alle soluzioni durevoli di riutilizzo.
Ispirato all’importante esperienza francese dell’ultimo decennio nel…