Con gli interventi finanziati nell’ambito del cosiddetto Piano periferie (bando emanato con DPCM del 25 maggio 2016) ed in parte con i fondi comunitari della Agenda urbana, i quartieri circostanti l’area della stazione di Fontivegge hanno conosciuto un’opera di riqualificazione urbana importante oggi visibile, in quanto tutti gli interventi previsti nella proposta ammessa a finanziamento dalla Presidenza del Consiglio di ministri sono stati attuati o sono in corso di completamento.
Gli ingredienti del programma sono piuttosto semplici: intervenire sui luoghi del degrado per portare funzioni e attività di eccellenza là dove alligna l’abbandono e la percezione dell’insicurezza, integrare le attività sociali con il recupero e la riqualificazione degli spazi pubblici, migliorare l’offerta dei servizi pubblici e l’accessibilità ai luoghi urbani. Un insieme di interventi, quindi, di piccola media dimensione fattibili, concentrati in un ambito urbano limitato, integrati tra loro e provenienti da diverse fonti finanziare, finalizzati a raggiungere una visibile e reale opera di riqualificazione/rigenerazione urbana. Ad oggi è stato riqualificato l’intero fronte della stazione di Fontivegge, sono state inserite funzioni di qualità laddove vi erano edifici in abbandono (una biblioteca, una scuola, una casa per gli artisti, una nuova Casa del quartiere), sono state riqualificate e fortemente potenziate le aree verdi, il tutto con una attenzione particolare al tema della accessibilità. A tal proposito, grazie ai fondi previsti per studi e ricerche nell’ambito del Piano periferie, è stato redatto un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche esteso all’intero ambito di intervento. La redazione del Peba è andata di pari passo con la progettazione e la realizzazione delle diverse opere pubbliche, fatto che ha consentito di “attuare” parte del Peba nel corso dello sviluppo del programma di rigenerazione del quartiere di Fontivegge.Il resto del Peba, che è concepito come una “rete di interventi” programmabili nel tempo, dovrà essere finanziato anno per anno con risorse del bilancio comunale.