10/06/2017
E’ quella del team composto da OBR Paolo Brescia e Tommaso Principi con Michel Desivgne Paysagiste e Intertecno la proposta, presente nella gallery di Urbanpromo, che ha vinto il concorso internazionale di architettura indetto all’inizio dello scorso anno dall’amministrazione comunale di Prato per il recupero dell’area precedentemente occupata dall’ex Ospedale Misericordia e Dolce. Al team (che si è imposto tra 230 proposte complessive) è affidato l’incarico della redazione del progetto definitivo ed esecutivo del Parco centrale di Prato.

Tra le dichiarazioni di motivazioni della giuria si legge: “Abbiamo selezionato questo progetto perché guarda al sito in profondità anziché in ampiezza. Esso sviluppa una strategia di stratificazione che si oppone all’aggiunta di elementi sul piano orizzontale. Così facendo, il progetto promuove la presenza di elementi sorprendenti già presenti nell’area, come le mura medievali, gli alberi, la griglia”.

Il disegno del progetto valorizza il parco all’interno della struttura urbana della città toscana, che si caratterizza per la regolarità. Ecco quindi la disposizione delle siepi, che “scandiscono il sito seguendo gli assi paralleli al cardo” e disegnano “spazi le cui dimensioni sono comparabili a quelle delle piazze del centro storico”. A Nord del Parco previsto un padiglione progettato per accogliere spazi dedicati agli atelier artistici e alle mostre. Un richiamo forte all’arte, accentuato dalla presenza nell’area di sculture contemporanee e di una collezione di piante che, grazie alla loro particolare collocazione, assumono esse stesse il rango di opere.

Tre sono gli elementi ritenuti fondanti per il recupero dell’area: il giardino e le siepi di cui si è detto sono pensate anche per collegare il padiglione e le mura storiche, in cui il primo richiama a sua volta le seconde attraverso una architettura semplice e lineare.

Il Parco anche grazie alla posizione centrale può diventare un luogo di forte integrazione sociale e culturale della città, una piazza contemporanea, luogo per lo sport e il tempo libero quotidiano, dove incontrarsi e fruire eventi, mostre d’arte, concerti, film. Il Parco centrale di Prato ambisce quindi a diventare anche a livello identitario “Il Parco di Prato” ed è significativo che nella visione dei progettisti questa ambizione venga sottolineata non solo dalle funzioni ma anche dalla forma. Il motivo geometrico del Parco è infatti pensato ricreando la griglia dello spazio pubblico di Prato, articolato da un susseguirsi di spazi pubblici di determinate proporzioni.

Si legge ancora nelle motivazioni della giuria: “Il progetto è notevole nel senso che interpreta e celebra la storia di Prato e delle sue mura medievali. Allo stesso tempo esso guarda al futuro, allo sviluppo della città e alle sue diverse popolazioni”.