Durante la rassegna nazionale degli urbanisti presentato lo studio sulla Fondazione di Comunità Horta Sud: “Qui attivato un network locale attivo tutto l’anno: cittadini e aziende formati per prevenire e per reagire alle emergenze”
Firenze, 15 novembre 2025. Una rete attiva tutti i giorni dell’anno che coinvolge cittadini, aziende e associazioni generando quella che in spagnolo si chiama Confiencia, ovvero la fiducia reciproca tra le persone: è quella creata dalla Fondazione di Comunità Horta Sud, nella zona di Valencia. Il network, che nasce per prevenire i disastrosi effetti dei cambiamenti climatici – la zona è quella lacerata dalla tempesta Dana – e altri eventi estremi, è stato presentato ieri a Urbanpromo, nel corso dell’ultima giornata della rassegna nazionale degli urbanisti all’Innovation Center di Firenze. I componenti della Fondazione – debitamente formati – assicurano un’azione di monitoraggio costante, oltre alla possibilità di un intervento tempestivo e competente.
Dopo i saluti iniziali di Gianni Biagi (presidente di Urbit) e Luca Angelantoni (Member of the Board of Directors – Fondazione Sviluppo e Crescita Cassa di Risparmio di Torino), e con la moderazione di Bianca Anna Viarizzo (Project Coordinator Fondazione Sviluppo e Crescita Crt), il caso è stato illustrato da Daniel Millor (Asertors program through Quatorze and Architecture Without Borders) e Rosa Gallego (Director for International Relations and Community Foundations at the Spanish Association of Foundations).
“Il ruolo delle fondazioni comunitarie – ha detto Gallego – è cruciale nella risposta e nella prevenzione dei disastri naturali. L’azione collettiva e i forti legami locali possano migliorare la capacità di recupero di una comunità.
Il punto forte del modello risiede nella relazione quotidiana tra tutte le realtà locali coordinate dalla fondazione. Si crea così una efficenza di rapporti tra le persone, frutto di una relazione di fiducia reciproca. Così tutti si sentono contitolari del luogo fisico dove si ritrovano, e del network che hanno creato”.
“Questo impegno – ha aggiunto Millor – nasce dal basso e rende i progetti più efficaci, poiché non calati dalle istituzioni. Anzi, la parte pubblica accoglie questa capacità organizzativa come un vantaggio per l’intera comunità, perché velocizza le operazioni di supporto in presenza di un evento estremo”.
La Fondazione di Comunità riesce a raccogliere oltre 1 milione e mezzo all’anno tramite operazioni di crowdfunding capillare. Una cifra che viene poi raddoppiata dal contributo apportato dalle fondazioni di origine bancaria: “Il vantaggio concreto – spiega ancora Millor – sta nell’avere una struttura operativa tutto l’anno, sempre pronta a reagire. Si crea così un engagement di comunità estremamente funzionale nei momenti più duri”.
Un modello, quello presentato, che può essere replicato ovunque, Italia compresa, anche alla luce dei recenti cataclismi idrogeologici che hanno funestato il nostro paese.
“Poter portare l’attenzione su questo modello creato da una Fondazione – dice Luca Angelantoni – è un obiettivo importante. Tutto questo è possibile all’interno di una manifestazione come Urbanpromo, dove il confronto tra realtà così diverse, ma complementari, si conferma fondamentale per la rigenerazione sociale e il miglioramento della qualità della vita”.
Alla luce della proficua collaborazione – è stato ricordato – questo asse di confronto tra Spagna e Italia verrà confermato anche per l’edizione 2026 di Urbanpromo.