23/07/2016
A2A, La più grande multiutility italiana, ai vertici di settori come l’energia e l’ambiente (azionisti di riferimento i Comuni di Brescia e Milano, tra le attività principali quelle relative al trattamento dei rifiuti e all’economia circolare delle città) ha partecipato all’ultima edizione di Urbanpromo con un progetto, disponibile nella gallery di www.urbanpromo.it, sulla mobilità elettrica sostenibile. Si tratta di un ambito che influenza ed è destinato a influenzare sempre di più le prospettive e la portata del cambiamento nelle nostre città, vista la fase di forte innovazione tecnologica che stiamo attraversando.
Il Progetto E – moving di A2A è in questo senso innovativo, perché punta a dare una risposta importante all’ambizione di diffondere l’uso delle auto elettriche nei centri urbani. Se ormai questo tipo di veicoli ecosostenibili ha raggiunto uno sviluppo che va oltre gli status di prototipi e sperimentazioni, il loro utilizzo su larga scala è ancora frenato dai costi elevati e dalla scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica delle batterie. Le auto elettriche infatti hanno un’autonomia che non oltrepassa le poche centinaia di chilometri.
Sviluppato in collaborazione con Renault (e con i Comuni di Milano e Brescia), E – moving ha provveduto oltre alla fornitura di veicoli elettrici all’attivazione di 50 infrastrutture di ricarica ad uso pubblico. Il progetto è stato selezionato nel 2011 dall’Autorità per l’Energia per partecipare ad una sperimentazione nazionale ottenendo il diritto ad incentivi sulla realizzazione delle infrastrutture pubbliche, e sulle tariffe applicabili su tali punti di erogazione. Il punteggio è stato il più elevato tra i progetti in concorso.
La prima fase del progetto si è chiusa a dicembre del 2015, ma nello scorso maggio sono state presentate interessanti iniziative di prosecuzione, sviluppate stavolta in collaborazione con Nissan. A Milano sono state installate 12 colonnine pubbliche di ricarica della tipologia “veloce”, che consentono la ricarica della batteria in massimo trenta minuti. Tra le 34 colonnine complessive di Milano ve ne sono quindi 12 della categoria più avanzata, a cui se ne è aggiunta un’altra all’aeroporto di Linate. Milano ha quindi segnato ulteriori passi sulla strada dello sviluppo della mobilità sostenibile e della sharing mobility, una linea che l’ha contraddistinta negli ultimi anni nel panorama delle città italiane e non solo. L’allora assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, ha spiegato: “La mobilità a impatto zero è l’obiettivo che le grandi città europee dovranno affrontare nei prossimi cinque anni e Milano vuole essere protagonista di questo cambiamento. E’ una sfida che può essere vinta solo se pubblico e privato sapranno collaborare”. Come è accaduto nel Progetto E – moving.