In città dal 5 all’8 novembre torna “Urbanpromo”, ospitato per il secondo anno di fila all’Innovation Center della Fondazione CR Firenze. Il presidente di Urbit Biagi: “Firenze costruisca un nuovo progetto che integri le esigenze di residenti, attività e abitare sociale”

Firenze, 29 ottobre 2024. “Firenze è attesa da una grande sfida: invertire la rotta dell’abbandono del suo centro da parte di residenti e attività, gestendo al contempo le esigenze dell’abitare sociale. Per farlo, serve avviare un nuovo progetto di rigenerazione urbana in grado di sottrarre la città alle penalizzanti logiche dell’overtourism”.

A dirlo è il presidente di Urbit, Gianni Biagi, in attesa del lancio dell’edizione 2024 di “Urbanpromo”,  che  torna,  grazie  a  Fondazione  CR  Firenze  che  ha  contribuito all’iniziativa e per il secondo anno di fila la ospita all’Innovation Center, dal 5 all’8 novembre  prossimi.  Alla  manifestazione, promossa  da  Inu  (Istituto  nazionale  di urbanistica)  con il supporto organizzativo di  Urbit,  prenderanno  come  sempre  parte rappresentanti delle istituzioni statali, regionali e locali, alcune fra le maggiori Fondazioni bancarie italiane, Cassa Depositi e Prestiti Real Asset, FS Sistemi Urbani, Confcommercio, ed esponenti delle professioni tecniche e giuridiche che si occupano di città e di territorio.

L’edizione di quest’anno sarà incentrata su quattro macro temi: l’abitare sociale (Urbanpromo Social Housing) che sarà oggetto del convegno di apertura della manifestazione con una riflessione sull’esigenza di una nuova politica per la casa, la rigenerazione urbana (Urbanpromo Città), la transizione ecologica (Urbanpromo Green) e la cultura digitale (Urbanpromo Digital). Questioni che assumono un ruolo prioritario nell’organizzazione delle città del futuro, e che verranno affrontate mediante panel dedicati con contributi da parte dei maggiori esperti italiani del settore.

Ma il ritorno della manifestazione a Firenze consente di compiere un focus sulle traiettorie dell’urbanistica cittadina da qui ai prossimi cinque anni, quelli che attendono l’amministrazione Funaro. “La sindaca Funaro – aggiunge Biagi – si trova di fronte ad una partita complessa. Si tratta, in primis, di invertire la rotta rispetto alle difficoltà dei residenti della parte storica della città e non solo, e di conseguenza dei negozi di vicinato, delle attività artigianali e di quelle commerciali del quartiere 1”.

In particolare, secondo Biagi, “il dilagante overtourism degli ultimi anni ha impoverito la città e il lavoro in città, consumando e succhiando via risorse in una logica mordi e fuggi che diventa sempre più alla portata di un turismo particolarmente facoltoso. Questo innesca due reazioni: da un lato rischia di espellere definitivamente i fiorentini dalla città; dall’altro amplifica, in particolare nel centro, la distanza dalle questioni dell’abitare sociale”.

Serve quindi, conclude il presidente di Urbit, “reagire a queste dinamiche con progetti di rigenerazione urbana collocati in quella dimensione di città plurale che la sindaca ha spesso richiamato nelle ultime settimane. Una città che si avvalga di politiche urbanistiche capaci di tenere insieme le dimensioni molteplici della socialità, della solidarietà, della vita residenziale e di quella economica”.

 

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Ufficio stampa Urbanpromo
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