Progetti su social housing, mobilità integrata e recupero in chiave digital di edifici dismessi. I premi verranno consegnati a novembre nel corso dell’edizione 2024 di Urbanpromo, all’Innovation center di Firenze

Firenze, 23 luglio 2024. Ripensare le città creando contesti urbani collaborativi, che generino nuove relazioni sociali. Rafforzare la mobilità integrata, tra bici e altri mezzi, per ridurre l’inquinamento. Dimostrare come spazi abbandonati possano diventare ecosistemi digitali per nuove idee che orientano le comunità. Sono le idee alla base dei tre progetti vincitori tutti toscani della categoria “Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana”, che fa parte del “Premio urbanistica 2024”, assegnato nell’ambito di Urbanpromo, l’evento culturale di riferimento in Italia sul tema della rigenerazione urbana.

I riconoscimenti verranno consegnati direttamente nel corso della prossima edizione – la 21esima che torna per il secondo anno consecutivo all’Innovation center della Fondazione Cr Firenze, dal 5 all’8 novembre 2024.

All’appuntamento, promosso da Inu (Istituto nazionale di urbanistica) con il supporto organizzativo di Urbit, prenderanno come sempre parte rappresentanti delle istituzioni statali, regionali e locali, alcune fra le maggiori Fondazioni bancarie italiane, Cassa Depositi e Prestiti Real Asset, FS Sistemi Urbani, Confcommercio, membri dell’Ance ed esponenti delle professioni tecniche e giuridiche che si occupano di città e di territorio.

Il premio ideato dalla storica rivista dell’Inu è stato suddiviso in tre categorie e, per ciascuna di esse, i partecipanti ad Urbanpromo hanno espresso le proprie preferenze tramite una votazione anonima online. La suddivisione è stata tra “Rigenerazione ambientale, economica e sociale”, “Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana” e “Nuove modalità dell’abitare e del produrre”. Al concorso hanno partecipato sia amministrazioni pubbliche che enti privati.

La  Toscana  ha  fatto  il  pieno  di  successi  nella  categoria “Innovazioni tecnologiche  per  la  gestione  urbana”,  grazie ai  progetti  sviluppati  da CooperToscana  società  cooperativa,  dalla  Provincia  di  Livorno  e  dalla Fondazione CR Firenze.

Quello proposto da CooperToscana società cooperativa si chiama “Urban community building” e punta a sperimentare la gestione sostenibile di contesti urbani collaborativi. L’obiettivo dichiarato è quello di creare ecosistemi di “Prossimità ed economia sociale” grazie ai quali le iniziative rivolte ai soli abitanti dei social housing si aprano al contesto urbano di prossimità, dando vita ad una nuova filiera di servizi e offerte. In questo modo le comunità abitative e le realtà del terzo settore assumono gradualmente il ruolo di hub territoriali produttori di opportunità e di processi di rigenerazione urbana immateriale, ossia fondata sul recupero di relazioni tra vicini, spazi e luoghi della città.

Dalla Provincia di Livorno arriva invece “Hinge – intermodalità crescente tra bici e altro trasporto”, un’iniziativa che si propone di generare sistemi di mobilità ancora più integrata, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento. Il target su cui il progetto

intende operare è ampio: raccoglie ciclisti per lavoro o divertimento, studenti, comunità locali, operatori dei trasporti, autorità pubbliche e associazioni ciclistiche. Il principale impatto atteso è quello di agevolare la decarbonizzazione, tutelare la salute dei cittadini e ridurre l’inquinamento da trasporto pubblico o privato. Così facendo si passa da pratiche di investimento isolate a un approccio più̀ olistico per modelli di mobilità integrata a livello regionale, migliorando le soluzioni per rendere più̀ accessibili le destinazioni, soprattutto nelle aree periferiche.

Da  Firenze,  invece,  ecco  il progetto  della  Fondazione  CR  Firenze,  che con l’Innovation center della Fondazione” dimostra come uno storico fabbricato abbandonato possa rinascere, diventando contenitore per nuove idee. È nato dal recupero dell’antico Granaio dell’Abbondanza, costruito nel 1695 dall’architetto Giovan Battista Foggini per il Granduca Cosimo III dei Medici: serviva per conservare il grano per i periodi di carestia. L’edificio è stato per alcuni decenni di proprietà dell’Esercito Italiano, sotto il nome di “caserma Cavalli”, prima di rimanere dismesso. Oggi, grazie all’intervento della Fondazione  CR  Firenze,  è  diventata  uno  spazio  che  favorisce  l’aggregazione  di professionisti del mondo tech, sviluppa per loro percorsi di formazione e fornisce un supporto attivo alle startup digitali.

 

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Ufficio stampa Urbanpromo
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