Il riconoscimento è stato consegnato durante Urbanpromo, la rassegna nazionale dell’urbanistica promossa da Inu – Istituto Nazionale di Urbanistica e Urbit, in corso all’Innovation Center di Firenze

Prato, 14 novembre 2025 – Un piano che guarda al futuro con una visione integrata e concreta, capace di coniugare sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana e inclusione sociale. È questa la filosofia che ha permesso al nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato di ottenere il Premio Urbanistica 2025 nella categoria “Piani e programmi”, dedicata agli strumenti di pianificazione più innovativi del panorama nazionale.Giunto alla sua diciottesima edizione, il Premio Urbanistica è assegnato ai progetti esposti durante l’edizione precedente della manifestazione, attraverso il voto online degli utenti registrati al portale di Urbanpromo. L’edizione 2025 introduce una rinnovata articolazione in tre categorie — Strategie e politiche, Piani e programmi e Progetti e cantieri — pensata per valorizzare al meglio la varietà di approcci, scale e maturità dei percorsi di rigenerazione urbana oggi attivi in Italia.

La cerimonia è stata introdotta da Valentina Cosmi (Urbit), coordinatrice del premio. I riconoscimenti sono stati consegnati da Paolo Galuzzi (direttore di Urbanistica), Michele Talia (presidente Inu), Stefano Stanghellini (presidente onorario Inu) e Gianni Biagi (presidente Urbit).

Elaborato nel 2024, il Piano accompagna Prato nel percorso verso la neutralità climatica entro il 2030, in coerenza con il programma europeo “100 Climate Neutral Cities”, e in stretta sinergia con il progetto Prato Carbon Neutral (PCN). Obiettivo: costruire una città capace di rigenerare sé stessa, ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

La città come sistema ecologico e rigenerativo

Il documento pianifica una città che cresce senza consumare nuovo suolo, attraverso il recupero del patrimonio esistente e la creazione di un sistema urbano interconnesso di parchi, corridoi ecologici e poli ambientali. I distretti industriali e artigianali vengono ripensati come eco-quartieri produttivi, grazie a strategie di densificazione controllata, mobilità sostenibile e uso di Nature Based Solutions per migliorare comfort climatico e resilienza urbana.

La rigenerazione del Macrolotto Zero

Cuore del processo di rigenerazione è il Macrolotto Zero, storico quartiere produttivo oggi in piena trasformazione. L’area, simbolo della città-fabbrica, è al centro di un progetto di riuso selettivo che restituisce vita agli edifici dismessi e crea nuovi spazi pubblici di aggregazione. L’intervento si lega al Progetto di Innovazione Urbana P.I.U. Prato, che ha attivato percorsi partecipativi e investimenti mirati alla coesione sociale e alla qualità urbana.

Il Playground e la rinascita dello spazio pubblico

Emblema di questa strategia è il Playground, un’ex area industriale riconvertita in luogo di incontro e comunità. Pavimentazioni, aree verdi e arredi urbani definiscono un nuovo paesaggio dove si incontrano memoria e futuro, mentre i tre elementi iconici – il silo, l’albero in calcestruzzo e il grande leccio – raccontano la rinascita del quartiere attraverso il linguaggio universale del colore e dello spazio condiviso.

Il Piano Strutturale di Prato si afferma così come modello di pianificazione sostenibile e inclusiva: uno strumento che trasforma la città in laboratorio di innovazione ambientale, sociale e culturale, proiettando Prato tra le realtà urbane più dinamiche e lungimiranti del panorama europeo.