12/05/2016
Una delle iniziative più interessanti dell’ultima edizione di Urbanpromo, nel novembre scorso alla Triennale di Milano, è stato un convegno organizzato per presentare alcuni progetti di riqualificazione di ex opifici: fabbriche e stabilimenti, spesso nel cuore dei centri urbani, che vengono recuperati e riutilizzati per nuove funzioni, per ospitare attività economiche ben diverse da quelle originarie perché basate sulla capacità di innovazione delle imprese in settori che coniugano creatività e ricerca e che perseguono uno sviluppo urbano soprattutto qualitativo. Si è presentato il caso della ex Ansaldo a Milano, delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, delle ex Officine Meccaniche di Reggio Emilia. Molto particolare, e sui generis per natura e obiettivi, è il “Progetto Manifattura – Green Innovation Factory” di Rovereto, in provincia di Trento. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Provincia autonoma di Trento per trasformare la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto – inaugurata nel 1854 – in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e della gestione delle risorse naturali.
Nella sua lunga storia la Manifattura Tabacchi di Rovereto è arrivata a dare lavoro a quasi 2000 dipendenti, agli inizi del Novecento, per poi subire nel corso del secolo una graduale dismissione. Dapprima è pubblica, nel 2000 passa alla proprietà dell’Ente Italiano Tabacchi, che nel frattempo diventa un’azienda a capitale privato. Nel 2003, nell’ambito della privatizzazione dell’ETI, la Manifattura viene ceduta alla British Italian Tobacco. Nel 2004 gli operai che lavoravano nella fabbrica erano 154. La cessazione definitiva della produzione avviene nel marzo del 2008.
Comincia da qui l’avventura promossa dalla Provincia di Trento, che acquisisce (2009) il complesso di nove ettari e attraverso la sua società controllata Trentino Sviluppo lavora alla riqualificazione. L’obiettivo è realizzare un incubatore specializzato in tecnologie verdi. Le porte dell’ex fabbrica con la nuova destinazione si sono riaperte con l’ingresso delle prime aziende nel 2011. Da allora l’ampliamento è graduale, nel 2012 si aggiunge un secondo edificio e attualmente si lavora per realizzare una ulteriore porzione aggiuntiva.
Nell’incubatore (che facilita l’insediamento delle imprese attraverso la predisposizione di spazi pronti all’uso e l’accompagnamento con servizi di formazione e consulenza) operano a oggi 50 tra aziende e start-up, per un totale di circa 200 lavoratori. Per capire la portata e le caratteristiche di “Progetto Manifattura”, è utile citare qualcuna tra le iniziative imprenditoriali che vi hanno trovato sede: la “Macro Design Studio”, che svolge attività di consulenza in materia di sostenibilità energetico – ambientale, supportando sviluppatori, progettisti e imprese di costruzioni; “Pietranet”, che produce un sistema di pavimentazione ecosostenibile; “Sintec Home”, che tra le altre cose offre consulenza in fase di progetto e realizza case in legno a basso consumo energetico; “Veve”, che opera per l’autoproduzione di ortaggi e fiori in spazi ridotti, con un minimo intervento umano; “Bio Soil Expert”, che fornisce un servizio tramite biotecnologie per risolvere problematiche legate al dissesto idrogeologico e all’inquinamento dei suoli e delle acque.