La riflessione di Antonio Guarascio, managing director della società specializzata Confluence Europe, dopo la rassegna organizzata da Inu e Urbit: “Il mercato italiano richiede ogni anno 1,5 milioni di metri quadri per la logistica, riqualificando rendiamo il processo sostenibile”

Firenze, 12 novembre 2024. “Il mercato italiano richiede ogni anno, in media, 1,5 milioni di metri quadri di spazi per la logistica. Allo stesso tempo, nel paese ci sono oltre 350 milioni di metri quadri di edifici dismessi: rigenerandoli, la nostra economia cresce e resta sostenibile”.

A dirlo è Antonio Guarascio, managing director di Confluence Europe, società specializzata nello sviluppo di immobili commerciali e industriali, che interviene a pochi giorni dalla chiusura diUrbanpromo, la rassegna sull’urbanistica organizzata da Inu e Urbit all’Innovation center della Fondazione Cr Firenze, dal 5 all’8 novembre.

“La società moderna – ha detto Guarascio – richiede mezzi e servizi sempre più veloci, flessibili e sostenibili. è una dinamica all’interno della quale la logistica gioca un ruolo prioritario, perché governa i flussi dei materiali che si spostano e le relative informazioni, assicurando il transito dal produttore al consumatore”.

Il mercato della logistica rappresenta circa il 12% al PIL italiano, ovvero 240 miliardi di euro, e il numero di posti di lavoro generati è pari a 1,6 milioni, cresciuto del 35% circa negli ultimi 12 anni. Negli ultimi anni 4 anni, gli acquisti on-line in Italia sono più che raddoppiati, passando dal 7% del totale acquisti del 2019 (volume di 20 miliardi di euro) al 18% nel 2023 (valore di 50 miliardi di euro)”.

“Il mercato italiano richiede ogni anno in media 1,5 milioni di mq dedicati alla logistica. Questi spazi vengono ottenuti dal riutilizzo di edifici ormai obsoleti e non più idonei agli standard attuali, o creati da zero. Allo stesso tempo in Italia contiamo circa 350 Milioni mq di siti industriali dismessi (Brownfield) e molti milioni di mq di edifici obsoleti da riqualificare. Una pianificazione attenta, che punti alla riqualificazione di questi siti prima di crearne di nuovi, unitamente alla creazione di strumenti normativi adeguati, permetterà di mantenere un’economia crescente e sostenibile per il nostro paese”.

 

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Ufficio stampa Urbanpromo
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